La giornata sui mercati
Borse caute dopo il picco dell’inflazione Usa
Avvio senza slancio per i listini del Vecchio Continente, il giorno dopo il dato sui prezzi al consumo che negli Stati Uniti hanno toccato il valore record dal 1982. A Piazza Affari ancora da seguire il settore bancario. In calo il petrolio
di Fabrizio Arnhold 13 Gennaio 2022 09:23

Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni all’insegna della cautela, con l’Asia in rosso e il dollaro sotto pressione. A Milano il Ftse Mib segna -0,16%, il Dax di Francoforte -0,30%, il Cac 40 di Parigi -0,40%, l’Ibex 35 di Madrid -0,18% e il Ftse 100 di Londra -0,19%. La Borsa di Tokyo chiude la sessione in negativo, con l’indice Nikkei a -0,96%, prevalgono i timori per l’aumento di casi di Covid.
In Cina non preoccupano solo i nuovi contagi da Omicron ma anche i dati sull’economia che danno segnali di rallentamento. Gli investitori hanno archiviato il dato sull’inflazione Usa - in crescita del 7% su base annua, valore record dal 1982 - e messo da parte i timori per una politica della Fed meno accomodante: i nuovi casi di Covid continuano a mettere a rischio la ripresa economica.
Restano caldi i titoli bancari a Milano, a cominciare da UniCredit, dopo il tonfo di ieri (-3,23%). Da seguire anche l’evoluzione della vicenda Bper-Agricole-Carige. Sotto la lente anche il settore farmaceutico con Diasorin che ha annunciato un nuovo test molecolare Simplexa a uso ricerca che include le varianti con mutazione Omicron.
Il prezzo del petrolio frena la corsa, dopo aver raggiunto i massimi da due mesi, con il Brent che viene scambiato a 84,23 dollari al barile (-0,52%), mentre il Wti a 82,25 dollari al barile (-0,47%). Sul fronte macro, oggi è atteso il dato della produzione industriale italiana di novembre, col consenso che indica una crescita mensile dello 0,5% e annua del 3,7%. Il cambio euro/dollaro è in aumento a 1,1448. Lo spread apre in calo a 131 punti base, nella giornata in cui il Mef collocherà Btp fino a 7 miliardi di euro.
PESA LA VARIANTE OMICRON
In Cina non preoccupano solo i nuovi contagi da Omicron ma anche i dati sull’economia che danno segnali di rallentamento. Gli investitori hanno archiviato il dato sull’inflazione Usa - in crescita del 7% su base annua, valore record dal 1982 - e messo da parte i timori per una politica della Fed meno accomodante: i nuovi casi di Covid continuano a mettere a rischio la ripresa economica.
A PIAZZA AFFARI DA SEGUIRE LE BANCHE
Restano caldi i titoli bancari a Milano, a cominciare da UniCredit, dopo il tonfo di ieri (-3,23%). Da seguire anche l’evoluzione della vicenda Bper-Agricole-Carige. Sotto la lente anche il settore farmaceutico con Diasorin che ha annunciato un nuovo test molecolare Simplexa a uso ricerca che include le varianti con mutazione Omicron.
RALLENTA IL PETROLIO
Il prezzo del petrolio frena la corsa, dopo aver raggiunto i massimi da due mesi, con il Brent che viene scambiato a 84,23 dollari al barile (-0,52%), mentre il Wti a 82,25 dollari al barile (-0,47%). Sul fronte macro, oggi è atteso il dato della produzione industriale italiana di novembre, col consenso che indica una crescita mensile dello 0,5% e annua del 3,7%. Il cambio euro/dollaro è in aumento a 1,1448. Lo spread apre in calo a 131 punti base, nella giornata in cui il Mef collocherà Btp fino a 7 miliardi di euro.
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