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L'analisi

abrdn: mercati asiatici brillanti verso il nuovo anno

James Thom, Senior Investment director di abrdn, ritiene che gli investitori abbiano buone ragioni per guardare con fiducia alle azioni asiatiche con la fase peggiore del Covid superata e le economie in piena ripartenza

di Virgilio Chelli 27 Dicembre 2021 14:14
financialounge -  abrdn cina James Thom mercari

Molti elementi puntano a favore dei mercati azionari asiatici. I progressi dei vaccini indicano una transizione verso una gestione più endemica del Covid con allentamenti alle restrizioni e ripresa dei viaggi, mentre le esportazioni dovrebbero crescere di pari passo con l'aumento della domanda in USA e Europa, con benefici per gli utili aziendali. Resta l’incognita globale dell’inflazione anche se sinora in Asia non si sono manifestate forti pressioni sui prezzi. Per gli investitori è anche rassicurante il fatto che le banche centrali asiatiche, abbiano più spazio di manovra sui tassi. La Corea potrebbe presto alzarli ma nel complesso l’Asia continua a dare priorità al supporto delle economie, mentre i risultati aziendali sono in ottime condizioni e hanno centrato o superato le stime negli ultimi trimestri.

DIVERSIFICARE L’ESPOSIZIONE


Sono le considerazioni di James Thom, Senior Investment director di abrdn, secondo cui gli investitori possono guardare con fiducia alle azioni asiatiche con la fase peggiore del Covid superata e le economie in piena ripartenza, il che attenuerà le pressioni inflazionistiche causate dai rallentamenti nella catena di fornitura. L’esperto di arbdn comunque Incoraggia caldamente a diversificare l'esposizione concentrandosi su aziende con potere di determinazione dei prezzi in grado di trasferire le pressioni sui costi per proteggere i margini.

IL TEMA DELLE RIFORME CINESI


Nella prima metà dell'anno i mercati azionari asiatici hanno messo a segno un rialzo, ma successivamente le riforme normative in Cina e la prospettiva del tapering della Fed hanno innescato una correzione. Ciò nonostante, le aziende della regione sono in buone condizioni e in grado di resistere a un ciclo di rafforzamento del dollaro. Abrdn si attende costanti pressioni sull’immobiliare cinese e ritiene che le misure anti-Covid rimarranno in vigore perlomeno sino alla conclusione delle Olimpiadi invernali, mentre andranno monitorate da vicino le riforme normative in vista del Congresso del Partito Comunista Cinese nella seconda metà del 2022, che dovrebbe confermare il terzo mandato del presidente Xi Jinping.

SUDEST ASIATICO BEN POSIZIONATO


Abrdn invita a tenere presente che il rallentamento cinese è voluto e deriva dalle restrizioni ai settori immobiliare e dell'energia e dall'enfasi sulla politica di prosperità comune. L'espansione dei consumi interni resta una priorità strategica per Pechino e per questo è probabile che i titoli legati ai beni di consumo di buona qualità resisteranno a venti avversi. Thom è anche convinto che i paesi del Sud-est asiatico saranno i principali beneficiari della riapertura delle economie, tra cui Indonesia e Vietnam, che solo ora iniziano a riemergere dai lockdown, con le aziende cicliche impegnate a soddisfare i livelli senza precedenti di domanda e destinati a un imminente rimbalzo delle quotazioni azionarie.

ANCHE L’INDIA PRONTA AL RIMBALZO


Dopo molti anni di crescita sottotono, anche l'India sembra finalmente pronta a mettere a segno un rimbalzo che beneficerà gli utili aziendali. Il miglioramento economico rassicura i mercati e incoraggia gli investimenti mentre c’è estremo interesse sul settore high tech, che ha già prodotto 100 unicorni e continua a sfornarne di nuovi, con molti che si preparano a essere quotati. Il team di abrdn ha vagliato “pile e pile di documenti delle IPO” per individuare le aziende con le migliori prospettive di successo. Una volta cresciute, queste società sfrutteranno le nuove tecnologie per guadagnare e investire, creando posti di lavoro e elevando il reddito nazionale.

MULTIPLI RAGIONEVOLI


L’esperto di abrdn sottolinea che i multipli delle azioni asiatiche sembrano ragionevoli rispetto a quelle dei mercati sviluppati con un apporto prezzo/utili a 12 mesi dell'indice MSCI AC Asia Pacific ex-Japan a 15,6 volte contro 22,5 volte per lo S&P500, 16,2 per l'MSCI Europe e 20,3 per l'MSCI World. Le stime di consenso sulla crescita degli utili della regione Asia-Pacifico escluso Giappone nel 2022 sono a due cifre. Thom ritiene che l'espansione del ceto medio asiatico alimenterà la domanda di servizi sanitari e di gestione patrimoniale, mentre i cambiamenti indotti dalla pandemia potrebbero rivelarsi duraturi e rafforzare tendenze già in atto, come la crescente diffusione dei servizi di cloud computing e le reti 5G.

ATTRATTIVA PIÙ FORTE CHE MAI


Infine il fattore climatico. Tutti i governi del mondo hanno promesso di ridurre le emissioni e l'Asia è al primo posto. Secondo abrdn gli investitori possono prevedere che saranno favorite le aziende delle rinnovabili, batterie, veicoli elettrici, infrastrutture e servizi di gestione ambientale. Le preferenze di abrdn vanno alle aziende di qualità elevata con bilanci solidi e buone prospettive di utile, ben posizionate per sfruttare le opportunità di crescita strutturale della regione, e eventuali correzioni vanno viste come un'opportunità per ampliare l’esposizione. Chi investe in Asia, conclude Thom, deve avere un orizzonte di lungo termine, ma l'attrattiva della regione resta più forte che mai.
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