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Lo studio

Schroders: “Anche gli investitori italiani pronti per asset più rischiosi”

Emerge dallo Schroders Global Investor Study 2021 che rivela come, nell’ultimo anno, azioni biotech, farmaceutiche, internet, tecnologiche e criptovalute siano cresciute nei portafogli degli investitori italiani

di Leo Campagna 20 Dicembre 2021 19:00
financialounge -  investimenti Lesley-Ann Morgan rischio Schroders

Gli investitori italiani, in particolare quelli più giovani, si dichiarano disposti ad accrescere il loro interesse per gli investimenti ad alto rischio. A rivelarlo è la Schroders Global Investor Study 2021, l’indagine annuale che ha coinvolto oltre 23.000 persone in 33 paesi, dalla quale si evince che il 28% degli investitori italiani è ora più disposto ad aumentare l’allocazione verso investimenti ad alto rischio: una percentuale, tuttavia, inferiore a quella registrata a livello globale (37%). Da notare come, nella fascia d’età 18-37 anni, la quota di investitori italiani disposti ad investire con un profilo di rischio più elevato salga al 43%, in linea con il dato globale (44%).



CONDIZIONI ECONOMICHE SFIDANTI


“Dalla nostra ricerca emerge che, alla luce della pandemia, sono in molti adesso a sentire il bisogno dover accettare rischi maggiori nella caccia ai rendimenti. Una tendenza probabilmente influenzata dalle condizioni economiche sfidanti alle quali abbiamo assistito nel corso dell’ultimo anno” commenta Lesley-Ann Morgan, Head of Multi-Asset Strategy di Schroders.

ASPETTATIVE DI RENDIMENTO ELEVATE PER IL 2022


Questa maggiore propensione al rischio degli investitori italiani, tradizionalmente prudenti, è riconducibile non soltanto all’incertezza dovuta alla pandemia ma anche ai timori legati all’aumento dell’inflazione. Una tendenza che trova riscontro nelle aspettative di rendimento dichiarate nelle risposte contenute nell’indagine di Schroders, che vede proprio gli investitori più giovani evidenziare prospettive di rendimento elevate per il 2022. Il 42% degli investitori italiani tra i 18 e i 37 anni e il 35% di quelli nella fascia 38-50 anni ritengono possibile rendimenti superiori al 10%, mentre solo il 28% degli over 71 anni lo reputa probabile.



INVESTRIRE IN CRIPTOVALUTE


Sempre gli italiani più giovani (fascia tra i 18 e i 37 anni) accetterebbe di investire ad alto rischio (nel 42% dei casi) per cercare di intercettare rendimenti piuttosto che spendere i risparmi. Gli italiani over 71 anni, al contrario, nel 40% dei casi (in linea con le risposte globali), si sentirebbe probabilmente più incline a spendere, piuttosto che risparmiare in questo scenario. Da segnalare che, la ricerca di rendimento, porta a opzioni innovative come quella di investire in criptovalute: si è dichiarato disponibile il 34% degli investitori italiani nella fascia 18-37 anni.

IL PODIO DELLE TIPOLOGIE DI NUOVI INVESTIMENTI


“Non stupisce che, in uno scenario di bassi tassi interesse, le scelte di investimento più rischiose siano diventate più attraenti, soprattutto per gli investitori più giovani. Gli investitori sono anche stati spronati a prendere in considerazione una gamma più ampia di asset class” sottolinea Lesley-Ann Morgan. Il podio delle tipologie di nuovi investimenti effettuati per la prima volta nell’ultimo anno dagli investitori italiani è composto, nell’ordine, dai titoli azionari biotech e farmaceutici (23%), dai fondi esposti ai veicoli elettrici (21%), e dai titoli di internet e tecnologici (20%): seguono in coda le criptovalute (16%).



MAGGIORI RISCHI SIANO ACCOMPAGNATI DA GIUDIZIO E CONSAPEVOLEZZA


“I dati dell’indagine mostrano che la quota di investitori italiani disposti ad assumersi maggiori rischi è aumentata. È tuttavia cruciale che tali maggiori rischi vengano accompagnati da giudizio e consapevolezza” conclude l’Head of Multi-Asset Strategy di Schroders.

Il report completo è disponibile al seguente link: https://www.schroders.com/it/it/investitoriprivati/approfondimenti/global-investor-study/2021-findings/risk-hub/
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