Rischio inflazione e Covid

GAM Sgr: i mercati azionari fanno dietrofront, ma non durerà a lungo

L’azionario dovrebbe riprendere il trend positivo dopo lo stop degli ultimi giorni provocato dalla diffusione delle notizie riguardanti la variante Omicron e le parole della Fed sull'inflazione

di Stefano Caratelli 5 Dicembre 2021 15:00

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La variante Omicron e le parole del presidente della Fed Jerome Powell, che ha fatto cadere il giudizio sul carattere transitorio dell’inflazione, hanno portato forte volatilità sui mercati finanziari, e gli investitori si chiedono cosa aspettarci nei prossimi mesi. Negli ultimi giorni hanno infatti vissuto una improvvisa reazione emotiva dovuta a due avvenimenti dirompenti. La prima è stata la scoperta in Sudafrica della nuova variante Omicron, con notizie inizialmente particolarmente allarmanti, oltretutto mentre l’Europa stava vivendo una situazione particolarmente delicata, per le evidenti difficoltà nel gestire la quarta ondata pandemica.

COLPITI I TITOLI SENSIBILI AI LOCKDOWN


In un commento titolato non a caso "Dietrofront", Massimo De Palma, Head of Multi Asset Team di GAM SGR, sottolinea che questo ha determinato un‘intensa correzione dei mercati azionari, colpiti specialmente nei settori più sensibili ai lockdown, come ad esempio “viaggi e tempo libero”, che in Europa hanno cancellato le performance positive prodotte da inizio anno. Le commodity legate al ciclo economico, come il petrolio, hanno subito pesanti discese, superiori al 10%, e perfino il dollaro, sul potenziale cambio di scenario, ha ritracciato rispetto alle principali valute. Gli operatori pensavano che prezzare tre rialzi dei tassi nel corso del 2022 fosse diventato eccessivo.

ALLA RICERCA DI PROTEZIONE


I titoli governativi sono tornati ad essere una forma di protezione dalle tensioni generalizzate. Le informazioni successive sono risultate più rassicuranti, i sintomi evidenziati sembrano infatti essere lievi e le prime indicazioni che arrivano dalla ricerca israeliana mostrano che chi ha un richiamo vaccinale dovrebbe essere protetto dalla nuova variante. Ma i mercati hanno fatto appena in tempo a riprendere il fiato, quando è arrivato il secondo evento, ovvero le parole di Jerome Powell nella sua audizione davanti alla Commissione bancaria del Senato americano.

NON E’ PIU’ TRANSITORIA


Il presidente della Fed, appena confermato per un altro mandato quadriennale, ha dichiarato che è giunto il momento di smettere di usare la parola “transitoria” quando si parla di crescita dei prezzi, aggiungendo che la Fed è pronta ad usare gli strumenti necessari per assicurare che l’inflazione più alta non si radichi. In pratica, commenta De Palma, è probabile un’accelerazione del tapering, con la conclusione degli acquisti di asset prima del previsto. Il cambio di tono può portare ad una modifica nella politica monetaria: se la ripresa dell’occupazione proseguisse nei prossimi mesi, Powell sarà effettivamente pronto a introdurre tassi d’interesse più elevati.

VERSO IL RECUPERO DELL’EQUILIBRIO


L’azionario ha reagito negativamente, riprendendo a correggere, mentre i titoli governativi sono risultati più contrastati, senza prendere una direzione netta. Se prevarrà lo scenario di una crescita economica in carreggiata, come stanno segnalando i dati macro specialmente di Cina e Stati Uniti, con le strozzature produttive in progressiva risoluzione, il mercato azionario secondo De Palma dovrebbe ritrovare un suo equilibrio e riprendere nella sua tendenza positiva di fondo.

STABILIZZAZIONE ANCHE DEI TASSI USA


I tassi americani dovrebbero salire sulla parte breve della curva ma stabilizzarsi sulla parte lunga una volta incorporata la nuova politica monetaria. Ma, avverte in conclusione l’esperto di GAM SGR, questo a condizione che gli effetti delle nuove varianti del coronavirus non creino nuove limitazioni ai processi produttivi.

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