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La disoccupazione americana scende ai livelli pre-pandemia, Wall Street in rosso

Nonostante la creazione di soli 210mila posti di lavoro a novembre, la disoccupazione negli Stati Uniti scende al 4,2%. Un dato che potrebbe convincere la Federal Reserve ad anticipare la stretta monetaria

di Antonio Cardarelli 3 Dicembre 2021 16:21
financialounge -  Disoccupazione Usa Federal Reserve Wall Street

L'atteso dato sull'occupazione del mese di novembre negli Usa è stato pubblicato poco prima dell'apertura di Wall Street. Negli Stati Uniti, nel mese di novembre, sono stati creati 210mila posti di lavoro in più rispetto a ottobre.

MENO PARTECIPAZIONE


Un dato al di sotto delle attese degli analisti, che avevano stimato la creazione di 573mila posti di lavoro, ma che vede comunque la disoccupazione scendere dal 4,6% al 4,2%, raggiungendo così i livelli pre-pandemia. Su questo fronte gli analisti si aspettavano un calo più contenuto, al 4,5%. L'abbassamento della disoccupazione nonostante la creazione di meno posti di lavoro si spiega con il calo della partecipazione, cioè delle persone che cercano lavoro in modo attivo. Meno persone cercano lavoro, più cala la disoccupazione.

WALL STREET IN ROSSO


Wall Street, dopo una partenza leggermente al rialzo, ha girato in rosso. In particolare il Nasdaq è rapidamente sceso in area -1,6%, mentre S&P 500 e Dow Jones stanno contenendo le perdite rispettivamente a -0,7% e -0,3%. Il dato sull'occupazione, infatti, viene valutato molto attentamente dalla Federal Reserve, che in queste settimane sta valutando modi e tempi del tapering e dell'eventuale rialzo dei tassi. Il rendimento dei Treasury a 10 anni è però rimasto sostanzialmente fermo a quota 1,44%.

FMI ALLA FED: ANTICIPARE LA STRETTA


Nei giorni scorsi Jerome Powell aveva modificato la visione sull'inflazione, giudicata non più transitoria, e ora questo calo della disoccupazione potrebbe indurre la Fed a imboccare più. repentinamente la strada della stretta monetaria. Stretta che, tra l'altro, è stata invocata anche dal Fondo Monetario Internazionale, proprio alla luce dell'aumento dell'inflazione.
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