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In rialzo fino al +12%

Boom di Intermonte al debutto a Piazza Affari

La holding della SIM milanese sorprende nel primo giorno di negoziazioni, dopo un collocamento che ha visto una domanda tre volte superiore alle azioni in offerta

di Maurizio Nicola 21 Ottobre 2021 15:05
financialounge -  aim Intermonte Partners Intermonte SIM IPO Piazza Affari

Non poteva sperare in un debutto migliore la 24esima matricola che nella giornata odierna ha debuttato sul segmento AIM di Piazza Affari. Il titolo di Intermonte Partners, la holding di Intermonte SIM, sta guadagnando il 9,7% nel primo pomeriggio a 3,07 euro per azione, con massimi intraday di 3,24 e rispetto al prezzo di collocamento di 2,80.

AMPLIARE IL MODELLO DI PARTNERSHIP


"In questi 26 anni di attività sul mercato italiano abbiamo accompagnato tante società a muovere i primi passi verso la quotazione e sentire suonare oggi la campanella per il nostro approdo sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana è fonte di grande emozione e soddisfazione”, ha commentato l'ad Guglielmo Manetti. “Intendiamo cogliere appieno tutte le opportunità che questa quotazione ci offre per crescere ulteriormente sul mercato, valorizzare e ampliare il nostro modello di partnership e attrarre nuovi talenti", ha aggiunto.

IL SUCCESSO DEL COLLOCAMENTO


Che il mercato fosse 'entusiasta' di vedere Intermonte in Borsa lo si poteva notare anche dalle fasi preliminari della quotazione. La domanda al prezzo di collocamento è stata infatti pari a tre volte le 13,75 milioni oggetto dell'offerta, per un controvalore complessivo di circa 112 milioni di euro e con una forte partecipazione di investitori esteri pari al 40% circa dell’intera domanda. Il prezzo di collocamento delle azioni di Intermonte è stato poi fissato a 2,80 euro per azione, con una conseguente capitalizzazione della società di 101,3 milioni, mentre l’ammontare complessivo dell'offerta, considerando anche le azioni oggetto dell’opzione greenshoe, è stato pari a circa euro 38,5 milioni. Il flottante di Intermonte dopo il collocamento è pari a circa il 38,0% del capitale sociale “in caso di integrale esercizio” della greenshoe.

LE RAGIONI DELL'IPO


Dopo 26 anni, la banca d'investimento ha deciso di quotarsi “per rendere la struttura del capitale più flessibile, per valorizzare al meglio il proprio modello di partnership di successo, supportare l’ulteriore crescita sul mercato anche per linee esterne, in particolare nel segmento dei canali digitali e nell’investment banking, e attrarre nuovi talenti anche tramite azioni e piani di stock option”, si legge nell'annuncio dell'IPO.

VERSO IL FUTURO


Una quotazione che, secondo il socio fondatore Sandro Valeri, rappresenta “un’ulteriore evoluzione del modello di partnership su cui il gruppo si fonda a favore della sua indipendenza e che ci proietta nel futuro”. Il gruppo è già ben patrimonializzato, ma con la quotazione “vogliamo rendere la struttura del capitale più flessibile, attrarre nuovi talenti mantenendo il nostro posizionamento di leader dei servizi finanziari nel segmento delle PMI”. Oggi la SIM è sbarcata sull'AIM, ma prospettiva è “di arrivare in futuro allo Star”.
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