borse
Le Borse iniziano il mese di ottobre in rosso
Avvio sotto la parità per i listini del Vecchio Continente che risentono della crisi energetica in Cina e dall’agenda di Joe Biden in bilico negli Usa. Prezzo del petrolio poco mosso
1 Ottobre 2021 09:35

Le Borse europee iniziano il mese di ottobre in calo. Dopo aver archiviato il peggiore mese dell’anno, i listini non cambiano passo. A Milano il Ftse Mib apre a -1,28%, il Dax a Francoforte a -1,36%, il Cac 40 di Parigi a -1,33%, l’Ibex 35 di Madrid a -1,32% e il Ftse 100 di Londra a -1,03%. Chiusura pesante per la Borsa di Tokyo, dopo il calo di Wall Street, con l’indice Nikkei a -2,3%, e con gli investitori preoccupati per le interruzioni sulle catene di approvvigionamento in Cina.
I mercati europei risentono dei dati sull’attività manifatturiera pubblicati in Asia, che hanno evidenziato in rallentamento dell’economia cinese, ma anche delle chiusure di alcune attività economiche per fronteggiare la pandemia e della crisi energetica, con il rischio inflazione. Giornata difficile, quindi, per i listini asiatici che hanno risentito anche delle vendite a Wall Street. Shanghai è rimasta chiusa e lo sarà per una settimana per festività.
Il prezzo del petroli dopo i rialzi delle scorse settimane tira il fiato. Il Brent è scambiato a 78,2 dollari al barile, e si allontana dalla soglia degli 80 dollari dei giorni scorsi; il Wti supera di poco i 75 dollari al barile. Lo spread apre poco messo a quota 106 punti base. Negli Stati Uniti, il Congresso ha votato per scongiurare lo shutdown ma sulla scrivania del presidente Biden resta quello, ancora più grave, del possibile default.
L’attenzione degli investitori a Piazza Affari resta per Generali, alla luce dei movimenti nell’azionariato in vista del rinnovo del cda. Apre in netto calo Cnh Industrial (-3,4%) e Exor (-3,04%), giù anche Stellantis (-2,6%), dopo che in settembre le immatricolazioni del gruppo in Francia sono scese più del mercato.
LE VENDITE CONTINUANO
I mercati europei risentono dei dati sull’attività manifatturiera pubblicati in Asia, che hanno evidenziato in rallentamento dell’economia cinese, ma anche delle chiusure di alcune attività economiche per fronteggiare la pandemia e della crisi energetica, con il rischio inflazione. Giornata difficile, quindi, per i listini asiatici che hanno risentito anche delle vendite a Wall Street. Shanghai è rimasta chiusa e lo sarà per una settimana per festività.
POCO MOSSO IL PETROLIO
Il prezzo del petroli dopo i rialzi delle scorse settimane tira il fiato. Il Brent è scambiato a 78,2 dollari al barile, e si allontana dalla soglia degli 80 dollari dei giorni scorsi; il Wti supera di poco i 75 dollari al barile. Lo spread apre poco messo a quota 106 punti base. Negli Stati Uniti, il Congresso ha votato per scongiurare lo shutdown ma sulla scrivania del presidente Biden resta quello, ancora più grave, del possibile default.
A PIAZZA AFFARI SOFFRE GALASSIA AGNELLI
L’attenzione degli investitori a Piazza Affari resta per Generali, alla luce dei movimenti nell’azionariato in vista del rinnovo del cda. Apre in netto calo Cnh Industrial (-3,4%) e Exor (-3,04%), giù anche Stellantis (-2,6%), dopo che in settembre le immatricolazioni del gruppo in Francia sono scese più del mercato.
Trending