I listini europei iniziano la giornata contrastati, con il prezzo del petrolio che supera quota 80 dollari al barile. A
Milano il Ftse Mib segna +0,26%, il Dax di
Francoforte -0,33%, il Cac 40 di
Parigi -0,30%, l’Ibex 35 di
Madrid +0,27% e il Ftse 100 di
Londra -0,15%. La Borsa di Tokyo archivia la sessione sotto la parità, con l’indice Nikkei a -0,19%, rallentato dalla chiusura contrastata di ieri di Wall Street.
FIAMMATA DEI PREZZI DELL’ENERGIA
L’attenzione degli investitori è per la fiammata dei
prezzi dell’energia, con la corsa del barile del petrolio che a Londra ha toccato i massimi dall’ottobre 2018. Ieri
Goldman Sachs aveva stimato prezzi al barile intorno ai 90 dollari entro la fine dell’anno, con il Wti scadenza novembre che torna al top del 2021, superando il livello di luglio, sopra a 76,3 dollari al barile.
INFLAZIONE E FED
Nell’intervento pubblicato ieri per l’audizione alla Commissione bancaria del Senato Usa, il presidente della Fed,
Jerome Powell, ha sottolineato che i colli di bottiglia sul lato dell’offerta che hanno determinato le pressioni inflazionistiche sono durati oltre le previsioni e dureranno ancora, ma è previsto un allentamento con il ritorno dell’
inflazione verso l’obiettivo del 2%.
A PIAZZA AFFARI DA SEGUIRE GENERALI
Oggi l’attenzione è anche per l’intervento di
Christine Lagarde in apertura del Forum Bce e ai dati sulla fiducia dei consumatori americani per il mese di settembre. Guardando ai singoli titoli, a Piazza Affari il focus è su
Generali, ormai sui livelli di febbraio 2020, sul braccio di ferro nell’azionariato per le nuova governence. Anche i titoli petroliferi in prima fila sul Ftse MIb:
Eni guadagna l'1,8%,
Tenaris l'1%. Bene anche i bancari (+0,8% UniCredit e Intesa). Lo
spread apre stabile a 101 punti base.