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Generali Investments vede spazio per gli asset rischiosi: S&P 500 a 4.600 punti tra un anno

La ripresa non è ancora compromessa, e i bassi rendimenti reali insieme alla solida espansione degli utili fanno sì che gli asset rischiosi abbiano ancora spazio per crescere

di Virgilio Chelli 2 Settembre 2021 15:14
financialounge -  asset allocation azioni Generali Investments Thomas Hempell

La ripresa della crescita economica ha raggiunto il picco, mentre nuove preoccupazioni che riguardano la pandemia e la stretta regolamentare cinese pesano sulle prospettive dei mercati. Ma la ripresa non è compromessa e i policy makers saranno cauti nel rimuovere le politiche di accomodamento, per cui bassi rendimenti reali e solida espansione degli utili fanno sì che gli asset rischiosi abbiano ulteriore spazio di crescita, mentre i tassi saliranno solo lentamente.

MAGGIOR RISCHIO DI BATTUTE D’ARRESTO


Sono le indicazioni delle Market Perspectives di Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di Generali Investments, che mantiene comunque una prudente propensione al rischio, mentre vede un maggiore rischio di battute d'arresto nella fase più matura del ciclo. In ogni caso, gli indicatori di crescita poco incoraggianti e l’attuale fase più matura del ciclo potrebbero preannunciare una maggior volatilità e più frequenti battute d'arresto per gli asset rischiosi. Con gli investitori che hanno già ridimensionato l’ottimismo e con l'espansione globale ancora forte, Generali Investments mantiene un orientamento pro-rischio nelle sue raccomandazioni tattiche.

UTILI RASSICURANTI SOSTENGONO LE VALUTAZIONI


Hempell sottolinea che gli utili aziendali ad oggi sono ancora rassicuranti, con i rendimenti reali in calo, di nuovo sotto il -1% a 10 anni per gli Usa, che sostengono le valutazioni, e con i premi per il rischio azionario che appaiono ancora favorevoli. Secondo Hempell, il credito è destinato ad estendere la sua comprovata resilienza per tutto l’anno. Mentre gli spread risultano già stretti, una persistente ricerca di rendimento, la riduzione dei tassi d'insolvenza e il continuo sostegno politico della BCE fanno ben sperare. Generali Investments resta invece più cauta sul segmento High Yield, più rischioso, soprattutto nel mercato USA, tra l'incombente tapering della Fed e una ripresa dell'attività di M&A.


CONTROPRODUCENTE UN AUMENTO NETTO DEI RENDIMENTI


Hempell vede rendimenti core orientati al rialzo, tra una crescita superiore al potenziale e le persistenti preoccupazioni per l'inflazione negli Stati Uniti. Ma l'imminente confronto in Congresso sull'innalzamento del tetto del debito potrebbe richiedere al Tesoro di attingere ulteriormente ai conti presso la Fed, invece di emettere debito. Qualsiasi netto aumento dei rendimenti potrebbe anche rivelarsi controproducente, considerando la maggior fragilità della ripresa, le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito e i potenziali maggiori impatti su sentiment e condizioni finanziarie. Per questo, conclude Hempell, Generali Investments preferisce mantenere una posizione moderatamente corta rispetto alla duration obbligazionaria.
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