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Kairos: perché small e mid cap italiane restano attraenti per gli investitori
Recovery Plan e reopening trade forniranno un formidabile sostegno a Piazza Affari con il tema delle small e mid cap ancora valido, ma per Kairos adesso più che mai è necessaria la selezione
di Leo Campagna 27 Luglio 2021 17:14
Il tema di investimento favorevole alle small e mid cap di Piazza Affari resta interessante, nonostante da inizio anno questa tipologia di titoli abbia fatto meglio dell’indice Ftse Mib che pure è cresciuto a doppia cifra. Ne è convinto Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity di Kairos, secondo il quale le aziende di più piccole dimensioni spesso, a causa della loro struttura patrimoniale, non hanno la possibilità di autofinanziarsi e quindi devono raccogliere equity dal mercato per crescere e svilupparsi.
“Essere selettivi resta tuttavia indispensabile perché le valutazioni hanno registrato crescite sostenute e in diversi casi i margini per nuovi rialzi si sono ridotti sensibilmente. Una situazione che comprende anche titoli che oggi beneficiano di un momentum positivo per il proprio settore, ma che potrebbero scontare valutazioni molto meno favorevoli nell’eventualità di un brusco rialzo dei tassi” specifica il manager.
Restano comunque solide le prospettive dei settori legati alle infrastrutture, sulla scia dei sostanziosi piani di investimento previsti dal Next Generation EU, declinato in Italia attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sotto i riflettori, in particolare, le infrastrutture energetiche che beneficeranno dei fondi destinati al potenziamento della rete per garantire la gestione dell’energia prodotta con tecnologia rinnovabile e della domanda proveniente dal settore auto, sempre più orientato all’elettrico.
“L’evoluzione dei tassi, anche in questi casi, potrà indicare le situazioni di prezzo eccessivo. Un aumento strutturale dei saggi di mercato ha infatti, di solito, ricadute negative sulle aziende che fanno maggiore uso del debito, le cui valutazioni potrebbero risentirne”, spiega Trabattoni. Secondo l’esperto un altro segmento interessante nell’ambito delle infrastrutture è quello delle torri TLC. Il passaggio alla tecnologia 5G è epocale e richiede investimenti ingenti, ma delinea anche prospettive molto positive per gli operatori del settore, soprattutto nel medio termine.
Per quanto riguarda invece i titoli finanziari, il cui peso è rilevante nella composizione degli indici di Piazza Affari, Trabattoni si dichiara più cauto. È vero che, se si profila un rialzo dei tassi in funzione delle maggiori aspettative inflattive, i titoli finanziari tendono a performare meglio della media. Ma è altrettanto vero che il modello della maggior parte delle banche italiane quotate soffre una competizione sempre più forte soprattutto sul versante della nuova finanza (fintech), che ha meno costi strutturali e offre servizi sempre più smart.
“Le banche devono accelerare le fusioni, snellirsi e cercare di ridurre ai minimi termini le inefficienze per restare competitive”, commenta Trabattoni che anche relativamente alle assicurazioni, la cui struttura è comparabile a quella bancaria, forse solo un po’ meno regolamentata rispetto ai rigidi paletti imposti agli istituti di credito, ne sottolinea la minaccia dall’evoluzione tecnologica.
Infine, uno sguardo ai titoli growth. “Dai colloqui che abbiamo con le aziende – rivela Trabattoni - la sensazione è che possano arrivare delle notizie positive dalle trimestrali, e i prezzi di Borsa delle ultime settimane sembrerebbero andare in questa direzione. D’altra parte l’Italia resta al centro della scena internazionale, con gli investitori (anche esteri) che sembrano voler dare credito al cambio di passo che ci aspetta”.
ESSERE SELETTIVI RESTA INDISPENSABILE
“Essere selettivi resta tuttavia indispensabile perché le valutazioni hanno registrato crescite sostenute e in diversi casi i margini per nuovi rialzi si sono ridotti sensibilmente. Una situazione che comprende anche titoli che oggi beneficiano di un momentum positivo per il proprio settore, ma che potrebbero scontare valutazioni molto meno favorevoli nell’eventualità di un brusco rialzo dei tassi” specifica il manager.
IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR)
Restano comunque solide le prospettive dei settori legati alle infrastrutture, sulla scia dei sostanziosi piani di investimento previsti dal Next Generation EU, declinato in Italia attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sotto i riflettori, in particolare, le infrastrutture energetiche che beneficeranno dei fondi destinati al potenziamento della rete per garantire la gestione dell’energia prodotta con tecnologia rinnovabile e della domanda proveniente dal settore auto, sempre più orientato all’elettrico.
IL PASSAGGIO ALLA TECNOLOGIA 5G E’ EPOCALE
“L’evoluzione dei tassi, anche in questi casi, potrà indicare le situazioni di prezzo eccessivo. Un aumento strutturale dei saggi di mercato ha infatti, di solito, ricadute negative sulle aziende che fanno maggiore uso del debito, le cui valutazioni potrebbero risentirne”, spiega Trabattoni. Secondo l’esperto un altro segmento interessante nell’ambito delle infrastrutture è quello delle torri TLC. Il passaggio alla tecnologia 5G è epocale e richiede investimenti ingenti, ma delinea anche prospettive molto positive per gli operatori del settore, soprattutto nel medio termine.
CAUTELA SUI TITOLI FINANZIARI
Per quanto riguarda invece i titoli finanziari, il cui peso è rilevante nella composizione degli indici di Piazza Affari, Trabattoni si dichiara più cauto. È vero che, se si profila un rialzo dei tassi in funzione delle maggiori aspettative inflattive, i titoli finanziari tendono a performare meglio della media. Ma è altrettanto vero che il modello della maggior parte delle banche italiane quotate soffre una competizione sempre più forte soprattutto sul versante della nuova finanza (fintech), che ha meno costi strutturali e offre servizi sempre più smart.
LA MINACCIA DALL’EVOLUZIONE TECNOLOGICA
“Le banche devono accelerare le fusioni, snellirsi e cercare di ridurre ai minimi termini le inefficienze per restare competitive”, commenta Trabattoni che anche relativamente alle assicurazioni, la cui struttura è comparabile a quella bancaria, forse solo un po’ meno regolamentata rispetto ai rigidi paletti imposti agli istituti di credito, ne sottolinea la minaccia dall’evoluzione tecnologica.
GLI INVESTITORI CREDONO AL CAMBIO DI PASSO CHE CI ASPETTA
Infine, uno sguardo ai titoli growth. “Dai colloqui che abbiamo con le aziende – rivela Trabattoni - la sensazione è che possano arrivare delle notizie positive dalle trimestrali, e i prezzi di Borsa delle ultime settimane sembrerebbero andare in questa direzione. D’altra parte l’Italia resta al centro della scena internazionale, con gli investitori (anche esteri) che sembrano voler dare credito al cambio di passo che ci aspetta”.
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