affitti
Immobiliare, tornano a salire gli affitti nelle grandi città
In Italia i prezzi delle locazioni registrano un aumento del 2,3%, con Roma e Milano che trainano la ripresa
di Fabrizio Arnhold 3 Giugno 2021 12:45
Era il settore che aveva maggiormente sofferto durante i mesi della pandemia. Gli affitti tornano a salire in Italia, mettendo a segno un rimbalzo del 2,3% a maggio, a 11,3 euro per metro quadrato, secondo l’indice dei prezzi elaborato dall’Ufficio Studi di idealista. Il calo della domanda è in fase di riassorbimento, con il progressivo allentamento delle restrizioni causate dal Covid.
La campagna vaccinale procede spedita e l’Italia si prepara a diventare tutta bianca nel mese di giugno. Questo significa, tra le altre cose, maggiore mobilità e grandi città che tornano a popolarsi con conseguente richiesta abitativa. In questi mesi si è assistito al ritorno della domanda che verosimilmente, sostiene l’indagine, aumenterà avvicinandosi ai mesi estivi, con un positivo effetto di stabilizzazione dei prezzi.
A parte il Molise (-3,5%) e il Trentino Alto-Adige, dove i prezzi non hanno subito variazioni di rilievo, tutte le altre regioni italiane hanno fatto registrare incrementi di prezzo generalizzati. Guardando i dati del report, gli incrementi più significativi si sono visti in Friuli-Venezia Giulia (10.2%) e in Valle d’Aosta (9,5%). A seguire troviamo la Puglia (2,9%), Basilicata (2,8%), Marche (2,5%), Toscana e Sardegna (entrambe 2,4%) tutte con rialzi sopra la media del mese di maggio. Gli incrementi delle restanti 11 regioni vanno dai 2,2 punti percentuali di Calabria e Lazio, allo 0,5% della Sicilia.
Guardando i prezzi, la Lombardia si conferma la regione più cara con 14,9 euro a metro quadro, per chi affitta. Sul secondo gradino del podio troviamo la Toscana (12,9 euro/metro quadrato) e Lazio (12,8 euro/metro quadrato). Valori sopra la media nazionale anche per Valle d’Aosta (12,4 euro/metro quadro) e Trentino-Alto Adige (11,7 euro/metro quadro). Il Molise è la regione che costa meno per chi cerca un appartamento in affitto (5,4 euro/metro quadro) davanti alla Calabria che non supera i 5,9 euro mensili di media.
I prezzi crescono in 75 province su 106 tra quelle monitorate. Macerata (9,8%), Nuoro (9,6%) e Aosta (9,5%) sono le tre aree che hanno messo a segno il progresso migliore. Delle 29 province interessate dal calo dei prezzi Crotone (-3,2%), Rieti (-3,3%) e Campobasso (-4,6%) sono quelle con il più alto livello di sconto. Guardando ai prezzi, al primo posto del ranking provinciale delle locazioni si piazza Grosseto (22 euro/metro quadro), seguita da Rimini (17,7 euro/metro quadro) e Lucca con un canone di 17,4 euro mensili. Tra le province più economiche, il report segnala Caltanissetta ed Enna con 4,6 euro al metro quadro, davanti ad Avellino (4,8 euro/metro quadro) e Benevento (4,9 euro/metro quadro).
Le grandi città si prendono più della metà del mercato. Nei primi 10 centri italiani, infatti, si concentra oltre il 60% dell’offerta di abitazioni. Al primo posto della classifica si piazza Roma (che aumenta l’offerta di locazioni dell’1,1%), balzo anche per Milano (0,9%), Firenze e Venezia (entrambe 0,8%). Torino aumenta di poco l’offerta di abitazioni (+0,2%), mentre sono piatte Napoli e Genova, in calo Palermo (-0,7%) e Bologna (-0,9%).
Per vivere sotto la Madonnina bisogna spendere di più. Il mercato degli affitti milanese, infatti, è sempre quello più caro, con i suoi 17,8 euro mensili. Lo seguono Firenze (14,7 euro/metro quadro), Venezia (14 euro/metro quadro) e Bolzano (13,8 euro/metro quadro). Chi vuole sborsare poco per un appartamento in locazione? Si deve trasferire a Caltanissetta (4,2 euro/metro quadro), la città più economica per l’affitto.
Giusto per rendere l’idea: con un canone di 500 euro mensili a Chieti, Agrigento, Cosenza e Vibo Valentia si può affittare un appartamento da 100 metri quadrati. A Milano, spendendo la stessa cifra, si riesce a prendere in affitto al massimo un monolocale.
VERSO LA RIPRESA
La campagna vaccinale procede spedita e l’Italia si prepara a diventare tutta bianca nel mese di giugno. Questo significa, tra le altre cose, maggiore mobilità e grandi città che tornano a popolarsi con conseguente richiesta abitativa. In questi mesi si è assistito al ritorno della domanda che verosimilmente, sostiene l’indagine, aumenterà avvicinandosi ai mesi estivi, con un positivo effetto di stabilizzazione dei prezzi.
LE REGIONI CON INCREMENTI MAGGIORI
A parte il Molise (-3,5%) e il Trentino Alto-Adige, dove i prezzi non hanno subito variazioni di rilievo, tutte le altre regioni italiane hanno fatto registrare incrementi di prezzo generalizzati. Guardando i dati del report, gli incrementi più significativi si sono visti in Friuli-Venezia Giulia (10.2%) e in Valle d’Aosta (9,5%). A seguire troviamo la Puglia (2,9%), Basilicata (2,8%), Marche (2,5%), Toscana e Sardegna (entrambe 2,4%) tutte con rialzi sopra la media del mese di maggio. Gli incrementi delle restanti 11 regioni vanno dai 2,2 punti percentuali di Calabria e Lazio, allo 0,5% della Sicilia.
LOMBARDIA LA PIÙ CARA
Guardando i prezzi, la Lombardia si conferma la regione più cara con 14,9 euro a metro quadro, per chi affitta. Sul secondo gradino del podio troviamo la Toscana (12,9 euro/metro quadrato) e Lazio (12,8 euro/metro quadrato). Valori sopra la media nazionale anche per Valle d’Aosta (12,4 euro/metro quadro) e Trentino-Alto Adige (11,7 euro/metro quadro). Il Molise è la regione che costa meno per chi cerca un appartamento in affitto (5,4 euro/metro quadro) davanti alla Calabria che non supera i 5,9 euro mensili di media.
LE PROVINCE
I prezzi crescono in 75 province su 106 tra quelle monitorate. Macerata (9,8%), Nuoro (9,6%) e Aosta (9,5%) sono le tre aree che hanno messo a segno il progresso migliore. Delle 29 province interessate dal calo dei prezzi Crotone (-3,2%), Rieti (-3,3%) e Campobasso (-4,6%) sono quelle con il più alto livello di sconto. Guardando ai prezzi, al primo posto del ranking provinciale delle locazioni si piazza Grosseto (22 euro/metro quadro), seguita da Rimini (17,7 euro/metro quadro) e Lucca con un canone di 17,4 euro mensili. Tra le province più economiche, il report segnala Caltanissetta ed Enna con 4,6 euro al metro quadro, davanti ad Avellino (4,8 euro/metro quadro) e Benevento (4,9 euro/metro quadro).
IL 60% DELL’OFFERTA IN 10 CITTÀ
Le grandi città si prendono più della metà del mercato. Nei primi 10 centri italiani, infatti, si concentra oltre il 60% dell’offerta di abitazioni. Al primo posto della classifica si piazza Roma (che aumenta l’offerta di locazioni dell’1,1%), balzo anche per Milano (0,9%), Firenze e Venezia (entrambe 0,8%). Torino aumenta di poco l’offerta di abitazioni (+0,2%), mentre sono piatte Napoli e Genova, in calo Palermo (-0,7%) e Bologna (-0,9%).
MILANO LA PIÙ COSTOSA
Per vivere sotto la Madonnina bisogna spendere di più. Il mercato degli affitti milanese, infatti, è sempre quello più caro, con i suoi 17,8 euro mensili. Lo seguono Firenze (14,7 euro/metro quadro), Venezia (14 euro/metro quadro) e Bolzano (13,8 euro/metro quadro). Chi vuole sborsare poco per un appartamento in locazione? Si deve trasferire a Caltanissetta (4,2 euro/metro quadro), la città più economica per l’affitto.
IN AFFITTO CON 500 EURO AL MESE
Giusto per rendere l’idea: con un canone di 500 euro mensili a Chieti, Agrigento, Cosenza e Vibo Valentia si può affittare un appartamento da 100 metri quadrati. A Milano, spendendo la stessa cifra, si riesce a prendere in affitto al massimo un monolocale.
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