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Inizio d'anno positivo

Risparmio gestito: nuovo record nel primo trimestre, il 25% dei fondi è sostenibile

Secondo i dati Assogestioni, un quarto dei fondi considera le variabili ambientali e sociali nella politica di investimento previste dal regolamento Sfdr. Bene raccolta e patrimonio complessivo

di Antonio Cardarelli 20 Maggio 2021 11:59
financialounge -  Assogestioni fondi comuni Manuela Mazzoleni risparmio gestito

Primi tre mesi del 2021 positivi per il risparmio gestito italiano. A certificarlo sono i dati della mappa trimestrale pubblicata da Assogestioni, che segnalano un incremento di 30 miliardi di euro nella raccolta netta, con un incremento di 15,5 miliardi rispetto ai primi tre mesi del 2020.

PATRIMONIO COMPLESSIVO RECORD


Il patrimonio complessivo in gestione raggiunge un nuovo record a 2.469 miliardi di euro, con le gestioni collettive che tornano a superare complessivamente le gestioni di portafoglio: le prime si attestano a 1.242 miliardi, mentre le seconde raggiungono i 1.227 miliardi. Nel primo trimestre 2021 si sono distinti i fondi aperti (+18,6 miliardi di euro) con 13 miliardi che afferiscono ai fondi di lungo termine azionari. Seguono i fondi bilanciati (+4,3 miliardi) e gli obbligazionari (+2,8 miliardi) mentre i flessibili registrano deflussi per 2,7 miliardi di euro. Tra le gestioni di portafoglio, il cui dato di raccolta complessivo è positivo per 9,9 miliardi di euro, le gestioni di prodotti assicurativi fanno registrare afflussi per 3 miliardi, mentre le gestioni di portafoglio retail si posizionano a 2,5 miliardi.


276 MILIARDI DI INVESTIMENTI SOSTENIBILI


Tuttavia, la novità forse più rilevante della mappa trimestrale appena pubblicata da Assogestioni riguarda la corrispondenza dei fondi aperti con il nuovo regolamento europeo Sustainable Finance Disclosure Regulation (Sfdr) entrato in vigore lo scorso 10 marzo. Su un patrimonio dei fondi aperti pari a complessivi 1.063 miliardi di euro, 276 miliardi, il 25,9% del totale, considerano le variabili ambientali e sociali nella politica di investimento. Il 90% di tale patrimonio promosso promuove caratteristiche ambientali e/o sociali e rientra nell’art.8 mentre il 10% ha specifici obiettivi di sostenibilità ed è classificabile come prodotto “articolo 9”. Per quanto riguarda le asset class su cui investono i fondi di lungo termine, la più rappresentata è l’azionario con il 36,1%, seguita a stretto giro dall’obbligazionario al 29,6%. Chiudono flessibili e bilanciati rispettivamente al 16,9% e 13,4%.

MAZZOLENI: IMPRESE PIÙ SOSTENIBILI


“L’offerta di strumenti di finanza sostenibili sviluppati dalle società di gestione rende possibile la mobilitazione dei capitali a favore delle imprese che più si impegnano nel cammino verso la sostenibilità promosso dalle istituzioni europee e nazionali”, ha commentato Manuela Mazzoleni, direttore Sostenibilità di Assogestioni. “Il peso crescente e già significativo degli investimenti sostenibili sul totale mostra come gli investitori italiani siano pronti a contribuire con i propri risparmi alla sfida della transizione ecologica”, ha aggiunto Mazzoleni.
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