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Wall Street

Indice Nasdaq ancora sotto pressione

Timori per la crescita dell'inflazione e rotazione verso i titoli ciclici continuano a penalizzare il listino tecnologico, che apre con perdite dell'1% circa

di Antonio Cardarelli 11 Maggio 2021 15:56
financialounge -  Nasdaq Composite USA Wall Street

Riaperture e timori per la crescita dell'inflazione. È questo il mix che sta penalizzando i titoli tecnologici a Wall Street. Anche oggi, dopo il -2,55% di ieri, l'indice tecnologico Nasdaq sta perdendo oltre un punto percentuale. Male anche S&P 500 (-1%) e Dow Jones (-1%) che ieri era riuscito a contenere le perdite.

MALE I TECNOLOGICI


I principali titoli del settore tech viaggiano in rosso: male soprattutto Facebook, che perde l'1,7% dopo il -4,1% di ieri, e Google-Alphabet, che oggi perde il 2,3%. In calo, in avvio di seduta, anche Microsoft (-1,7%), Apple (-2,8%), Intel (-1,6%) e Netflix (-2,1%) mentre Tesla cede oltre il 4% dopo la notizia rilanciata dalla Reuters sull'intenzione di interrompere il piano di espansione della fabbrica di Shanghai.

VACCINI ANCHE PER I GIOVANISSIMI


Per quanto riguarda il coronavirus, la Food and Drug Administration ha approvato ieri l'uso in emergenza del vaccino di Pfizer e BioNTech sui ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Una decisione che accelera il cammino degli Usa verso la normalità e, ovviamente, porta beneficio per i titoli ciclici. Secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), il 58% degli adulti e l'83,6% degli over 65 hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, il 43,8% degli adulti e il 71,3% degli over 65 sono completamente vaccinati. L'obiettivo del presidente Joe Biden è di avere il 70% della popolazione adulta con almeno una dose somministrata entro il 4 luglio.

EUROPA IN CALO


Intanto anche i listini europei continuano ad accumulare perdite. Piazza Affari è in rosso dell'1,6%, Francoforte dell'1,8% e Londra perde oltre il 2%. Il petrolio Wti al Nymex cede l'1,82% a 63,74 dollari al barile, a causa del taglio della produzione delle raffinerie della costa sud est degli Usa in seguito all'attacco informatico subito da Colonial Pipeline.
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