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La giornata sui mercati

Borse europee nervose sulla scia del rialzo dei rendimenti dei Treasury americani

Il rosso registrato da Wall Street durante l’ultima seduta frena i listini del Vecchio Continente e manda in rosso quelli asiatici. Negli Stati Uniti attesi i dettagli del piano infrastrutturale di Biden

di Matia Venini 31 Marzo 2021 09:20
financialounge -  borse Piazza Affari Wall Street

Le Borse europee aprono senza entusiasmo sulla scia del nervosismo di Wall Street e dell’aumento del rendimento dei Treasury Usa a dieci anni. Piazza Affari registra il miglior risultato in avvio di contrattazioni, in rialzo dello 0,2%. Tutti gli altri listini del Vecchio Continente fanno invece più fatica e navigano a cavallo della parità, con una variazione compresa tra -0,1% e +0,1%.

TREASURY USA AI MASSIMI DA 14 MESI


L’andamento delle Borse europee è influenzato dalla chiusura sotto la parità di Wall Street registrata nell’ultima seduta e dall’ulteriore rialzo del rendimento dei Treasury statunitensi a dieci anni a 1,77%, ai massimi da 14 mesi. Gli investitori aspettano oggi i dettagli del piano infrastrutturale annunciato dal Presidente Joe Biden. Il pacchetto di spesa potrebbe superare i tremila miliardi di dollari. In Europa invece c’è attesa per i dati di marzo relativi all’inflazione della zona euro e dell’Italia e per i numeri riguardanti la disoccupazione in Germania, tutte statistiche utili per valutare lo stato di salute dell’economia del Vecchio Continente.

BORSE ASIATICHE IN CALO


L’aumento dell’attività manifatturiera cinese a marzo, con l’indice Pmi del settore salito a 51,9 dal 50,6 di febbraio, non riesce a trainare le Borse asiatiche. Il Nikkei di Tokyo ha chiuso le contrattazioni in calo dello 0,77%. Shanghai cede lo 0,4%, così come l’Hang Seng.

PETROLIO IN RIALZO


Petrolio in rialzo sui mercati asiatici. Il Wti guadagna lo 0,2% a 60,68 dollari al barile. Il Brent registra una crescita dello 0,1% a 64,20 dollari al barile. A pesare sulle variazioni del greggio è la riunione dell’Opec+ di domani, durante la quale si deciderà sulla possibilità di aumentare le forniture. Nel valutario, l’euro viene scambiato a 1,170 dollari, in leggerissimo calo dagli 1,172 dollari di ieri.
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