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Investimenti pubblicitari: ancora male la carta stampata, cresce solo il web

Crollano i media tradizionali, soprattutto i periodici (-34.4%) e la radio (-34,5%). Si salva la televisione, in calo del 2,8%

di Matia Venini 16 Marzo 2021 09:09
financialounge -  investimenti pubblicitari media nielsen pubblicità web advertising

Non è cominciato bene l’anno per gli investimenti pubblicitari, con il mercato che a gennaio ha subito un calo del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2020. È quanto rilevato dal centro di ricerca Nielsen. Se si esclude dalla raccolta web la stima della società sugli annunci sponsorizzati e sui cosiddetti “Over The Top” (definizione che indica le imprese che forniscono su Internet contenuti video interattivi), l’andamento del mese di gennaio ha registrato un calo del 10%.

MALE I MEDIA TRADIZIONALI


Il calo degli investimenti pubblicitari a gennaio ha colpito soprattutto i media tradizionali. Si è salvata la televisione, che ha registrato una perdita del 2,8%; colpo durissimo invece per la stampa, con un crollo del 14,9% per i quotidiani e addirittura del 34,4% per i periodici. Percentuale simile per la radio, che ha perso il 34,5% degli investimenti in pubblicità.

SI SALVA IL WEB


Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, l’unico comparto in crescita è risultato essere quello di Internet. La raccolta di investimenti dell’intero universo del web advertising ha registrato un incremento del 6,2% rispetto a gennaio 2020, percentuale che si abbassa a +0,6% considerando solo le realtà aderenti alla Federazione concessionarie pubblicità (Fcp) – Assointernet.

PREVISTA RIPRESA IN PRIMAVERA


“Stante la situazione legata alla gestione della pandemia e il confronto con i primi due mesi dello scorso anno in fase di crescita, è normale una partenza un po’ in sordina”, ha commentato le percentuali Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen. Il centro di ricerca è convinto che ci siano le condizioni per pensare a una ripresa del mercato degli investimenti pubblicitari in primavera.
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