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Spread e possibili fusioni

Avvio di settimana ancora da protagonisti per i bancari: volano Mps, Bper e Unicredit

Non solo “effetto Draghi” per le principali banche italiane, le voci di una possibile fusione con Bpm fanno decollare Bper. Prosegue il rally di Montepaschi, che domani pubblicherà i conti 2020

di Redazione 8 Febbraio 2021 14:54
financialounge -  banche italiane daily news Monte dei Paschi di Siena Piazza Affari

Le banche italiane ricominciano la settimana da dove avevano lasciato quella precedente, ovvero con rialzi sostenuti che trascinano Piazza Affari. Da inizio febbraio, grazie alla possibilità sempre più concreta di un governo con Mario Draghi premier, il sottoindice FTSE Italia Banche ha registrato un rialzo di circa il 17%.

NON SOLO SPREAD


L’effetto Draghi ha portato a una forte riduzione dello spread tra Btp e Bund tedeschi, scesco per la prima volta dal 2015 sotto la soglia psicologica dei cento punti. Un andamento che ha fatto decollare i titoli bancari italiani, che detengono buona parte dei governativi tricolori. Dopo il +13% della prima settimana di febbraio, a metà seduta di oggi (lunedì) l’indice bancario viaggia con rialzi intorno ai quattro punti percentuali.

POSSIBILE FUSIONE BPER-BPM


A Piazza Affari brilla in particolare il titolo di Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper), con un rialzo del 7%. Oltre a sfruttare la scia dei conti trimestrali, il titolo Bper è sostenuto dalle aperture dell’Ad Vandelli a possibili operazioni di aggregazione, un tassello del risiko bancario partito con l’acquisizione di UBI da parte di Intesa Sanpaolo. Inoltre, gli analisti di Mediobanca Securities hanno già valutato favorevolmente un’eventuale fusione Bper-Banco Bpm, sia sotto il profilo industriale che finanziario. Non a caso anche il titolo Bpm, nella seduta di oggi, viaggia con rialzi di poco inferiori al 5%.

MONTEPASCHI IN RALLY


In grande evidenza anche il titolo del Monte dei Paschi di Siena, che segna +14%. Secondo quanto riportato dal Messaggero, la banca senese – che domani presenterà i conti del 2020 – starebbe valutando un prestito subordinato da sottoscrivere entro febbraio. Inoltre, ci sarebbe anche l’interesse di alcuni fondi – con Apollo in prima fila – proprio per Mps. Un’eventualità, questa, che viene però ritenuta improbabile dagli analisti di Equita SIM.

BENE INTESA E UNICREDIT


Sullo sfondo della vicenda Mps, secondo molti osservatori, resta sempre Unicredit, che in questi giorni sta beneficiando del rally dei titoli bancari e anche oggi si segnala con rialzi superiori al 3%. Bene anche Intesa Sanpaolo, che consolida i rialzi della scorsa settimana dopo la presentazione dei conti trimestrali e guadagna oggi un ulteriore 2%.
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