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Intelligenza artificiale, 5G e gaming: i nuovi trend accelerati del 2021

Non ci sono alternative alle azioni che restano tra le asset class favorite nel 2021. Previsti meno uffici e viaggi di lavoro e un’accelerazione nell’intelligenza artificiale, nel 5G e nel settore gaming

di Leo Campagna 18 Gennaio 2021 13:14
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NESSUNA ALTERNATIVA ALLE AZIONI


In questo contesto non sembra esserci alcuna alternativa alle azioni, in quanto il premio al rischio azionario globale rimane estremamente elevato e se i dividendi rimanessero sui livelli attuali per i prossimi dieci anni, l’S&P 500 dovrebbe perdere il 9% per portarsi in linea con il rendimento del Treasury decennale. Secondo Paul Doyle, Responsabile azionario per l’Europa di Columbia Threadneedle Investments, il premio al rischio azionario continua ad aggirarsi sul livello di marzo, quando le quotazioni hanno toccato i minimi, e questo indica che nonostante i timori di breve termine in realtà le quotazioni azionarie dovrebbero essere oggi ancora più elevate. Come si legge nell’articolo “Gli investitori non hanno alternative alle azioni”, la politica monetaria è straordinariamente accomodante, e vista l’assenza di inflazione è difficile che i rendimenti obbligazionari aumentino nei prossimi anni, ma è anche improbabile che diminuiscano ancora, per cui il premio al rischio azionario è tale da consentire alle azioni di apprezzarsi ancora, anche se i rendimenti obbligazionari dovessero leggermente salire.

ULTERIORE INCREMENTO DEL PREZZO POTENZIALE DELLE AZIONI


Anche Christian Schmitt, Senior portfolio manager Ethna- DYNAMISCH di Ethenea, è favorevole all’equity. “L’attuale contesto caratterizzato da tassi d’interesse a zero (se non negativi) continuerà ad accompagnare i mercati dei capitali ben oltre il 2021. Le azioni, in particolare, sono tra i pochi titoli per i quali, alla luce della situazione attuale, possono ancora essere giustificate valutazioni significativamente più elevate e un ulteriore incremento del prezzo potenziale”, riferisce l’esperto nell’articolo “Azioni favorite anche nel 2021”. Anche perché, la ricerca di rendimento, unita alla mancanza di alternative d’investimento, dovrebbe calamitare un numero sempre maggiore di investitori nei mercati azionari, incrementandone la domanda.

C’È SPAZIO PER UN ULTERIORE RIALZO DI WALL STREET


Uno scenario nel quale Goldman Sachs ha migliorato le stime per il 2021, sia per Wall Street che per il Pil americano. A dirlo è David J. Kostin, strategist dell’azionario Usa della grande banca d’investimento, che vede l’indice S&P 500 a 4.300 punti alla fine del 2021, quindi con un rialzo del 14% rispetto ai 3.756 di fine 2020. Una crescita che secondo Kostin proseguirà anche nel 2022, quando il principale indice di Wall Street potrebbe chiudere a 4.600 punti (+7%). Inoltre, come si legge nell’articolo “Goldman Sachs ottimista su Wall Street: previsto un rialzo del 14% per il 2021”, secondo la banca d’investimento USA, nel 2021 gli Eps (utili per azione) potrebbero rimbalzare del 31% (a 178 dollari) dopo essere scesi del 17% nel 2020. In aumento, sempre secondo Kostin, anche i margini aziendali per le società americane. Resta da capire se saranno sempre gli stessi titoli del 2020 a trainare la corsa dell’indice S&P 500, che lo scorso anno ha chiuso con un inatteso, soprattutto a marzo, +18%.

LA BORSA DI LONDRA POTREBBE RIPARTIRE


Nell’analisi sviluppata nell’articolo “AllianzGI vede opportunità sulla Borsa di Londra ora sottovalutata” dagli esperti di Allianz Global Investors il focus è sull’azionario britannico, che, a differenza delle altre asset class in base, appare sottovalutato. Ora l’accordo commerciale di Brexit con l’Unione Europea segna un passo essenziale per rendere il Paese di nuovo “investibile”, ma molti altri fattori, a partire dalla pandemia in corso, continueranno a pesare. Inoltre, la sterlina non dovrebbe rafforzarsi ulteriormente a breve termine dopo il rally sull’annuncio dell’accordo. In termini di crescita economica il Regno Unito sembra destinato a ripartire nel corso del 2021, ma il mercato azionario presenta ancora svantaggi strutturali da affrontare, non ultimo il mix di settori.

MENO UFFICI E VIAGGI DI LAVORO


Nel frattempo, la decentralizzazione offrirà ai lavoratori nuove alternative per esercitare le proprie professioni anche lontani dalle città, soprattutto nei paesi sviluppati, facendo diventare più attraenti le aree rurali e i piccoli centri. Ma, come si può leggere nell’articolo “Credit Suisse: ecco i trend accelerati dal Covid-19”, è presto per parlare di fine delle grandi città, perché la storia mostra che possono recuperare dopo una crisi, ma questo richiederà loro aggiustamenti per diventare più resilienti. Viene poi evidenziato il grande tema della disuguaglianza, che la pandemia accentua andando a colpire posti di lavoro e reddito dei gruppi già svantaggiati, mentre le classi più agiate hanno tratto maggiori benefici dallo stimolo fiscale e monetario. Per questo, secondo gli esperti di Credit Suisse, c’è da aspettarsi che la politica si concentri su misure correttive. Da un punto di vista tecnologico, lo studio della casa d’investimento svizzera suggerisce un aumento del lavoro remoto e un maggior focus su processi di apprendimento lungo tutto l’arco della vita lavorativa. Di conseguenza, diminuirà la richiesta di spazi per uffici e con lei anche gli spostamenti di lavoro. Ma nonostante la spinta in direzione dell’online, le istituzioni educative tradizionali non spariranno per il ruolo cruciale che svolgono nell’integrazione tra studenti e insegnanti.

L’ESPANSIONE DEL 5G E IL CLOUD GAMING


Tra i trend in accelerazione spinti dalla pandemia, si guadagnano un posto in prima fila il 5G e il gaming. Quest’anno, sottolinea nell’articolo “5G e gaming, le opportunità per gli investitori” il team del fondo Neuberger Berman 5G Connectivity, si assisterà a un’accelerazione nell’implementazione della tecnologia negli Stati Uniti, in Cina, in Giappone e in Europa. Questo avvantaggerà i fornitori delle apparecchiature di rete, come Ericsson, Nokia e Samsung, e di quella di collaudo Keysight. Ci sarà inoltre un aumento consistente degli smartphone 5G in circolazione: Qualcomm, società statunitense di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni, prevede che nel 2021 saranno spediti circa 500 milioni di telefoni con questa tecnologia, il 150% in più rispetto al 2020; cifra che potrebbe salire fino a 750 milioni nel 2022. Il team di Neuberger Berman guarda inoltre con attenzione al mondo del cloud gaming. Secondo la società statunitense, questo settore rappresenterà per gli operatori 5G un’opportunità di crescita pari a circa 150 miliardi di dollari. Grazie ad altissima velocità, latenza prossima allo zero ed elevata affidabilità, il mondo dei videogiochi online godrà di una considerevole spinta, soprattutto per quanto riguarda la realtà aumentata.

LE FRONTIERE DI SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA ARTICIFIALE


Restando nei megatrend propiziati dall’accelerazione della digitalizzazione, per Rudi Van den Eynde, Head of Thematic Global Equity di Candriam, l’Intelligenza Artificiale (IA) può rivoluzionare l’healthcare: dal trattamento delle malattie alla diagnostica per immagini. L’ultimo rapporto pubblicato dall’istituto ReportLinker fa poi luce sul potenziale di crescita di questo segmento di mercato. A giugno, come si legge nell’articolo “Investire nell’intelligenza artificiale, nuova frontiera della sanità” , si stimava che l’IA valesse 4,9 miliardi di dollari, che potrebbero lievitare fino a 45,2 nel 2026, con un tasso di crescita medio annuo del 44,9%. Il progressivo aumento della potenza di calcolo renderà il settore del machine learning sempre più performante. Dal momento che gli Stati Uniti sono il paese ad aver investito massicciamente nell’IA negli ultimi cinque anni è su di loro che si punta per guidare l’ascesa di questo settore del mercato.
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