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Il fisco (ri)batte cassa: entro il 18 gennaio vanno pagate le tasse sospese per il Covid

Riaprono gli sportelli con aumento del personale per far fronte all'afflusso dei contribuenti: IVA e Irpef vanno versati lunedì, per l'Inps c'è tempo fino al 1° febbraio

di Gaia Terzulli 15 Gennaio 2021 13:11
financialounge -  contributi coronavirus Emergenza sanitaria fisco INPS IVA Ritenuta d'acconto sindacati tasse

Passata la sbornia delle feste, sta per suonare la sveglia più temuta dagli italiani. Lunedì 18 gennaio il fisco torna a battere cassa per riscuotere i contributi sospesi a causa dell’emergenza sanitaria.

LO SBLOCCO DEI PAGAMENTI


Dopo il versamento delle imposte INPS da parte dei datori di lavoro in favore di colf e badanti, la cui scadenza era fissata all’11 gennaio, entro lunedì i cittadini dovranno saldare sia le spese periodiche relative al mese di dicembre 2020, sia i tributi che erano stati congelati per via del coronavirus. Venerdì 15 gennaio, invece, è l’ultimo giorno per presentare le istanze relative al fondo perduto previsto dai Decreti Ristori (Dl n. 137/2020).

SONO ATTESI ALLE CASSE...


Lavoratori autonomi, liberi professionisti titolari di partite Iva, iscritti o non iscritti ad albi professionali, imprenditori, artigiani, commercianti e ancora, agenti e rappresentanti di commercio, società di persone e soggetti equiparati, società di capitali ed enti commerciali, enti che non svolgono attività commerciali. Sono le categorie professionali chiamate ad assolvere, entro il 18 gennaio, il versamento della prima rata relativa al 50% dei tributi sospesi ai sensi della Legge n. 126/2020 (precedente art. 97 del D.L. n. 104/2020). Stando al cosiddetto Decreto Agosto, gli italiani avrebbero dovuto pagare il primo 50% delle somme sospese o in un’unica soluzione, entro il 16 settembre 2020, o diluendo la cifra in quattro rate mensili, di cui l’ultima con scadenza al 31 dicembre 2020. La restante tranche poteva essere similmente rateizzata in 24 soluzioni, con la prima da pagare entro il 16 gennaio 2021. Il contribuente poteva anche scegliere di versare la cifra dovuta in un’unica volta.

ALTRE CATEGORIE PROFESSIONALI


La chiamata alle casse riguarda, tra gli altri, le imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e turismo, i tour operator, le federazioni sportive nazionali, le società sportive, professionistiche e dilettantistiche, le palestre, i ristoranti, le gelaterie, le pasticcerie, i bar e i pub.

I CONTRIBUTI DA VERSARE


La lista delle tasse in scadenza comprende le ritenute d’acconto sui redditi da lavoro dipendente e assimilati, corrisposti a dicembre 2020, e delle addizionali comunali e regionali. Deadline al 18 gennaio anche per le ritenute relative a redditi da lavoro autonomo e alle provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza, corrisposti sempre il mese scorso. È atteso anche il versamento dei contributi sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, onorati a dicembre 2020, da parte dei sostituti d’imposta. Anche i contribuenti Iva mensili sono chiamati a versare la tassa per il mese scorso. L’adempimento dovrà essere effettuato con modello F24 e con codice tributo 6012 nella sezione erario.

LE LOCAZIONI IMMOBILIARI


Ancora, entro il 18 gennaio chi ha realizzato delle locazioni per brevi periodi è tenuto al versamento delle ritenute sui canoni o sui corrispettivi pagati o incassati. Si tratta dei soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e dei gestori di portali telematici che mettono in contatto le persone in cerca di un immobile con chi ne dispone e desidera affittarlo. In questo caso bisogna versare la ritenuta del 21% operata sui canoni o corrispettivi incassati nel mese di dicembre 2020.

L'IRPEF SUGLI INCREMENTI DI PRODUTTIVITA'


Infine, i sostituti d’imposta devono provvedere a versare l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali, sulle somme erogate a dicembre 2020 ai dipendenti del settore privato in relazione a incrementi di produttività.

L'INPS SLITTA A FEBBRAIO


Slitta al 1° febbraio 2021, invece, il termine utile per assolvere i contributi Inps sospesi, come comunicato dallo stesso istituto previdenziale.

AUMENTA IL PERSONALE AGLI SPORTELLI


Con la ripartenza dell’attività di notifica delle cartelle sospese, si prevede un ingente afflusso di contribuenti agli sportelli. Per questo i sindacati di categoria (Fabi, First, Fisac e Uilca) comunicano che verranno incrementate le presenze giornaliere alle casse e, entro il limite del 50%, negli uffici interni.
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