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Focus su costi e oneri

Informativa sui costi dei fondi, dal 10 dicembre parte la rivoluzione degli EMT

Ecco cosa cambia con la nuova versione dell’European MiFID Template. E le relative raccomandazioni di FE fundinfo

di Leo Campagna 4 Dicembre 2020 11:09
financialounge -  costi FE fundinfo fondi MiFID II

Dal 10 di dicembre parte la rivoluzione degli European MiFID Template (EMT) con un periodo di transizione fino al prossimo 1 gennaio, data a partire dalla quale la precedente versione viene archiviata definitivamente. L'EMT è un documento che si propone di facilitare la prima applicazione della disciplina MiFID II in tema di product governance e di informativa su costi e oneri degli strumenti finanziari. Concepito sia per gli OICR (fondi comuni e SICAV) che per i prodotti strutturati, si compone di tre sezioni: la prima contenente informazioni generali sullo strumento finanziario, la seconda dedicata al cosiddetto ‘target market’ e la terza sui costi e oneri.

LE SEZIONI DEL TARGET MARKET


La prima versione dell’EMT, attualmente in vigore, è partita nel gennaio 2018, ed ha impegnato i gruppi di fondi e distributori a trasmettere costi, oneri e dati relativi al target market. Quest’ultimo, suddiviso in cinque sezioni, offre una panoramica dei dati relativi al cliente (retail, professionale, controparte qualificata): dal livello di conoscenza ed esperienza alla capacità di sostenere perdite, dalla propensione al rischio agli obiettivi di investimento fino alla sezione dedicata alla strategia di distribuzione.

LA NUOVA VERSIONE IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2021


All’inizio del 2019 una nuova versione dell’EMT è stata sviluppata dal Gruppo di lavoro europeo responsabile dell’elaborazione dell’European MiFID Template, composto da un’associazione di gruppi di fondi e organismi professionali presenti in Europa e che, nel corso degli anni, si è evoluto in un organismo più formale e strutturato, denominato FinDatEx.

TRA LE NOVITÀ DI RILIEVO LE PREFERENZE ESG


Tra le novità della versione 3 (V3) dell’EMT rispetto a quella attualmente in vigore, a cui si sovrapporrà fino a sostituirla definitivamente dall’1 gennaio 2021, è prevista l’indicazione delle commissioni legate al rendimento, la presenza di alcuni campi target market ridenominati per rappresentare meglio il punto di vista dell’investitore rispetto al profilo del fondo e, soprattutto, le preferenze ESG. Nella sezione Obiettivi e Bisogni di investimento del cliente è stato infatti aggiunto un campo per indicare se il prodotto risulti compatibile con clienti che abbiano una preferenza ESG. I distributori dovranno implementare ulteriori analisi per chiarire se le politiche ESG all’interno del fondo soddisfino le esigenze specifiche di un potenziale investitore.

LE RACCOMANDAZIONI DI FE FUNDINFO


In questo periodo di operatività duale, alcune società di gestione di fondi sono già in grado di inviare l’EMT V3, tuttavia, vista la complessità del caricamento dei dati nel nuovo formato, molti distributori hanno pianificato i propri programmi di prova e completamento a ridosso della scadenza prevista per la fase di transizione. A questo proposito, FE fundinfo, leader mondiale nel settore della tecnologia e dei dati relativi ai fondi, consiglia alle società di gestione di non interrompere la fornitura dell’EMT V1 durante il periodo di operatività duale. “Qualora una casa di gestione sia in grado di inviare i dati nella struttura EMT V3, invitiamo a procedere allegando anche la versione V1, in quanto i distributori devono verificare che i loro sistemi siano in condizione di procedere al caricamento della nuove versione”, fanno sapere da FE fundinfo, la cui mission è mettere in contatto gestori di fondi e distributori di prodotti finanziari per agevolare decisioni di investimento più efficienti basate su informazioni affidabili e approfondite.
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