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La giornata sui mercati

Borse europee deboli in avvio di seduta, non si fermano le vendite su UniCredit

Avvio cauto per i listini del Vecchio Continente, dopo i record toccati ieri dagli indici di Wall Street. Il Regno Unito autorizza il vaccino di Pfizer che dovrebbe arrivare in una settimana

di Fabrizio Arnhold 2 Dicembre 2020 09:21
financialounge -  borse mercati Piazza Affari Unicredit Wall Street

Inizio di seduta all’insegna della cautela per le Borse europee, che risentono dei realizzi, dopo che ieri Wall Street ha chiuso toccando nuovi record, ma con i future di oggi in calo. A Milano, in avvio di contrattazioni, il Ftse Mib segna -0,49%, a Francoforte il Dax -0,45%, a Parigi il Cac 40 -0,41%, a Madrid l’Ibex 35 apre a -0,38% e il Ftse 100 a Londra inizia a -0,27%. La Borsa di Tokyo chiude la giornata in lieve rialzo, con l’indice Nikkei a +0,05%, dopo che la fiducia dei consumatori giapponesi è rimasta sugli stessi livelli del mese precedente.

IL VACCINO PFIZER APPROVATO IN UK


Sul fronte vaccini, il primo Paese a dare il via libera all’uso del vaccino di Pfizer e BioNTech è il Regno Unito. Il siero anti Covid della multinazionale americana sarà disponibile tra una settimana in tutta la Gran Bretagna. Si attende ora l’ok anche da parte dell’Ema e della Fda, con la speranza che possa arrivare prima di Natale. Nei primi giorni di gennaio dovrebbe toccare anche al candidato vaccino di Moderna. A sostenere il sentiment degli investitori è anche la ripresa dei colloqui, per la prima volta dopo le elezioni del 3 novembre, sugli aiuti fiscali Usa. Ma per la ripresa economica, “la strada è ancora molto lunga”, ha commentato il presidente della Fed, Jerome Powell, nella sua testimonianza in Congresso.

A MILANO OCCHI PUNTATI SU UNICREDIT


Dopo la chiusura in pesante rosso di ieri (-8%) e dopo il -5% di lunedì, oggi l’attenzione degli investitori a Piazza Affari è tutta per UniCredit (-1,50%), a seguito della notizia dell’addio forzato del ceo Jean Pierre Mustier che resterà alla guida dell’istituto di credito fino alla fine del prossimo aprile. Sorvegliata speciale anche Fca, dopo che nel mese di novembre ha visto crescere le immatricolazioni (+1,4%), in un mercato dell’auto tornato in difficoltà (-8,3% le immatricolazioni totali mensili).

SI RAFFORZA L’EURO, PETROLIO IN SOFFERENZA


Passando al fronte valutario, l’euro ha continuato a rafforzarsi rispetto al dollaro, salendo a 1,2074 dollari. Il petrolio sconta le incertezze delle decisioni dell’Opec+ sulla produzione: il Wti di gennaio è scambiato a 44,3 dollari al barile, in calo dello 0,5%, mentre il Brent registra una flessione dello 0,44%, scambiato a 47,21 dollari al barile. Lo spread apre a 120 punti base, in leggero calo rispetto ai 121 pb della chiusura precedente.
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