Airbnb ha pubblicato il prospetto per la quotazione al Nasdaq

Un utile netto di 219 milioni di dollari e un fatturato di 1,34 miliardi di dollari lo scorso trimestre. Airbnb ha pubblicato il suo prospetto per debuttare sul mercato. L’utile è sceso di quasi il 19% rispetto a 1,65 miliardi di dollari di entrate dell’anno precedente, causa pandemia. Nonostante le perdite, però, la società di di affitti brevi ha registrato anche trimestri in positivo, come il terzo del 2019.

QUOTAZIONE AL NASDAQ

Airbnb ha fatto sapere di volersi quotare al Nasdaq con il simbolo “ABNB”. Nel prospetto emerge come al centro del progetto ci siano gli ospiti. La società ha fatto sapere che avrebbe messo da parte 9,2 milioni di azioni senza diritto di voto in un fondo di dotazione per gli host. “I nostri ospiti sono membri impegnati della nostra comunità”, ha precisato nel prospetto di sintesi Airbnb. “Una volta entrati a far parte di Airbnb, gli ospiti partecipano attivamente alla nostra comunità, tornando regolarmente sulla nostra piattaforma per prenotare di nuovo, coinvolgendo nuovi utenti”. Si innesca così un circolo virtuoso tra ospiti e padroni di casa.

TRE TIPI DI AZIONI

Sono previste tre classi di azioni: i detentori di azioni di classe A riceveranno un voto per azione, mentre i detentori di azioni di classe B, che includono i fondatori e i primi investitori, riceveranno 20 voti per azione. La classe H non ha voti ed è riservata principalmente per ospiti di lunga durata. L’obiettivo ora è capitalizzare: l’home rental company mira a raccogliere 3 miliardi di dollari con la vendita delle azioni. La capitalizzazione di mercato, secondo gli analisti, potrebbe raggiungere i 30 miliardi di dollari.

UN 2020 DIFFICILE

La pandemia di Covid-19 ha rallentato l’economia mondiale, colpendo più pesantemente alcuni settori, come quello dei viaggi. Airbnb ha raccolto 2 miliardi di nuovi finanziamenti a debito per una valutazione di 18 miliardi e ha annunciato importanti iniziative di riduzione dei costi, compreso un piano di taglio del personale che prevede il 25% di licenziamenti. Secondo un rapporto della US Travel Association, l’emergenza sanitaria ha bloccato il settore viaggi, provocando una perdita di entrate stimata per 443 miliardi di dollari dall’inizio di marzo.