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Focus sui bond

Idee di investimento, obbligazioni cinesi e Cat bond per chi vuole osare

Le banche centrali continueranno a tenere i tassi a zero e a comprare titoli sul mercato per molto tempo. La caccia al rendimento ha nel mirino gli high yield e, per i più esperti, le emissioni cinesi e i Cat bond

di Leo Campagna 3 Agosto 2020 11:38
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GLI IMPATTI POSITIVI DEL RECOVERY FUND


L’accordo raggiunto sul Recovery Fund rappresenta una rara dimostrazione di convergenza dell’Unione Europea e costituisce un traguardo straordinario, anche se non si può parlare ancora di unione fiscale. Grazie all’accordo, raggiunto prima del previsto, il rischio estremo di uno smembramento dell’Eurozona è fuori discussione e ora il giudizio degli investitori sugli spread dei Paesi periferici è decisamente positivo. Ma, a livello tattico, potrebbe essere prudente monetizzare in parte i guadagni dato il forte recupero del mercato, creando spazio per sfruttare eventuali opportunità derivanti da un aumento delle emissioni previsto per settembre. Sono le conclusioni cui giunge nell’articolo Recovery Fund, quali effetti sull’obbligazionario europeo? il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, tutto dedicato ad analizzare il significato dell’accordo per i mercati obbligazionari europei.

FED PRONTA A LASCIAR CORRERE L’INFLAZIONE


Sul versante statunitense, invece, la Fed, nella sua ultima riunione , ha mantenuto invariata la politica, ma si è detta pronta ad azioni aggressive se necessario, ed è sembrata come l’equipaggio di un jet che ha fatto scorta supplementare di carburante per essere sicura di arrivare senza problemi a una destinazione ancora non individuata sulle mappe di volo. È la metafora scelta nell’articolo BlackRock: “La Fed ha riempito i serbatoi per un lungo volo” da Rick Rieder, CIO Global Fixed Income e Head Global Allocation Investment Team di BlackRock, per fotografare una banca centrale americana determinata a raggiungere i suoi obiettivi di occupazione e inflazione, anche se non si vedono ancora all’orizzonte. Uno dei punti chiave, secondo Rieder, è quanto la Fed è disposta a lasciar correre una eventuale ripartenza dell’inflazione pur di raggiungere i suoi obiettivi in termini di crescita e creazione di occupazione. L’esperto di BlackRock pensa che la Fed sia orientata a indicare un obiettivo di inflazione, magari sotto forma di una media da raggiungere entro un certo arco di tempo, indicando così chiaramente la disponibilità a lasciar superare l’attuale target del 2% anche per un periodo prolungato.

FONDI SOVRANI, PRONDI AD INCREMENTARE LE OBBLIGAZIONI


Gli interventi senza precedenti sul mercato da parte delle principali banche centrali e un’inflazione che non desta preoccupazione, rendono gli investitori istituzionali più inclini alla caccia al rendimento nelle asset class più rischiose. I Fondi sovrani, in particolare, stanno approfittando di opportunità di acquisto uniche offerte e utilizzano il dry powder, in gergo finanziario il cash o strumenti molto liquidi, di cui dispongono in abbondanza, anche perché si tratta di investitori che erano cauti sull’azionario prima del Covid-19, ma propensi all’obbligazionario, a strumenti alternativi illiquidi e progetti infrastrutturali per conseguire gli obiettivi ESG. Come si legge nell’articolo Liquidità e prudenza: perché la crisi rappresenta un’occasione per i Fondi sovrani, nei prossimi 12 mesi i Fondi Sovrani prevedono di continuare le allocazioni in obbligazioni, in private equity, infrastrutture e immobiliare. Rod Ringrow, Head of Official Institutions di Invesco, osserva che “l’obbligazionario è tradizionalmente considerato un segmento difensivo e tale concetto è stato messo alla prova dalla crisi, dato che anche il debito sovrano USA è stato coinvolto nella generale flessione a fronte della fuga degli investitori verso la liquidità. Tuttavia, gli interventi governativi come tagli dei tassi e quantitative easing globali hanno compresso i rendimenti, esercitando un impatto positivo su numerosi portafogli obbligazionari”.

UNA STRATEGIA BILANCIATA EVERGREEN


Restando in tema di approcci di investimento, una strategia per investire nei mercati obbligazionari che si è rivelata efficace in passato è quella che prevede una ripartizione del portafoglio tra titoli sensibili ai tassi d’interesse, ad esempio titoli di Stato, e strumenti del credito. Sono due asset class i cui rendimenti normalmente sono negativamente correlati: i primi tendono a fare bene nelle fasi di rallentamento della crescita, mentre la componente che genera rendimento, i titoli corporate high yield, tende a brillare in un contesto di accelerazione della crescita e tassi in aumento. La domanda è se queste strategie obbligazionarie bilanciate possono essere ancora valide con i rendimenti dei titoli di Stato ai minimi storici e se le forti tensioni sui mercati non abbiano fatto venire meno la correlazione inversa tra i due asset. Gli esperti di AllianceBernstein sono convinti dell’efficacia di questo approccio e nell’articolo “Dall’obbligazionario può arrivare un reddito interessante” spiegano i motivi per i quali ritengono che ci siano le condizioni perché una strategia bilanciata possa continuare a funzionare bene.

LA RESILIENZA (E IL RENDIMENTO) DELLE OBBLIGAZIONI CINESI


Così come potrebbero funzionare bene in ottica di diversificazione di portafoglio le obbligazioni cinesi. Per Neuberger Berman, il mercato è ancora poco conosciuto dagli investitori esteri ma offre interessanti vantaggi da sfruttare in ottica di investimento. Tra gli aspetti più interessanti da valutare, in ottica investimento, c’è la costante resilienza anche nei momenti più difficili della crisi del coronavirus. Il rendimento da inizio anno dell’S&P China Bond Index è pari al 3,7%, con un numero di prime insolvenze in netto calo tra gli emittenti obbligazionari societari, rispetto al 2019. “Il mercato obbligazionario cinese potrebbe, a nostro avviso, offrire una buona esposizione alla ripresa”, precisa nell’articolo “L’obbligazionario cinese come opportunità” Neuberger Berman. Anche perché quella cinese è stata la prima economia colpita dalla pandemia e la prima a mostrare segni di ripresa. “In un mondo dove i rendimenti sono prossimi allo zero, il debito cresce in maniera esponenziale e i rischi di insolvenza aumentano, riteniamo che il profilo e il potenziale di questo mercato potrebbero sorprendere gli investitori”, si conclude l’analisi della società di investimenti.

L’OPZIONE CAT BOND


Infine, per coloro alla ricerca di una fonte di rendimento decorrelata dai mercati tradizionali, ci sono i Cat bond. Per GAM, gli ILS (insurance-linked security) rappresentano una fonte di capitale permanente e crescente per la gestione dei rischi assicurabili a livello mondiale. “Con un insieme unico di driver e il vantaggio di essere fondamentalmente decorrelati al mercato e alle turbolenze economiche, gli ILS stanno colmando il disaster gap lasciato dal settore riassicurativo e possono offrire in cambio una reale diversificazione per gli investitori” riferisce John Seo, gestore delle strategie Cat Bonds di GAM nell’articolo Cat bond, una reale alternativa decorrelata dal mercato. “Il nostro mercato – il mercato dei titoli legati alle assicurazioni (ILS) – è costituito su atti casuali che, nonostante i nostri sforzi, non possiamo anticipare con lo stesso livello di certezza che, ad esempio, un investitore azionario può avere quando analizza un’IPO preannunciata”.
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