Attese e mercati, occhi puntati su Fed e Pil di Usa e Eurozona

Attesa di guidance dalla Fed, possibili sorprese positive dal PIL di USA e Eurozona. Intanto l’economia dell’Area Euro torna in territorio espansione a luglio, e il Recovery Fund potrà dare una spinta a una macchina che è già ripartita. Continua l’avanzata dei FAAMG, ora la corsa è ai $2.000 mld di capitalizzazione

di Virgilio Chelli 27 Luglio 2020 10:44

financialounge

IN ATTESA DI FED E DATI DEL PIL USA E EUROZONA


Martedì 28 e mercoledì 29 il FOMC della Fed si riunisce per l’ultima volta prima della pausa agostana, il giorno dopo esce la lettura preliminare del PIL americano nel secondo trimestre e il giorno dopo ancora quello dell’Eurozona, con anche i dati dei singoli paesi. Dalla Fed nessuno si aspetta decisioni, tassi fermi e avanti con QE e altri stimoli, ma tutti si aspettano qualche guidance sulla direzione dell’economia, dopo l’allarme per le recrudescenze dei contagi e le nuove tensioni USA-Cina. Per quanto riguarda il PIL Americano, le uniche sorprese possibili sembrano quelle positive, perché le stime puntano tutte a una catasfrofica caduta nell’area del -34% annualizzato. Diverso il discorso per l’Eurozona, dove le attese sono di un -14% sull’anno dopo il -3,1% del primo trimestre e di un calo contenuto appena sotto il -11% per la Germania. Se il dato preliminare uscisse a una cifra sicuramente i mercati festeggerebbero.

IL RECOVERY FUND SI INNESTERÀ SU UN’ECONOMIA GIÀ IN ESPANSIONE


Sicuramente la ripartenza dell’Area Euro viaggia un po’ più velocemente che non negli USA. In America la lettura flash di luglio dell’indice PMI composito, che dice se l’attività economica è in espansione o contrazione, è stata un rotondo 50, né l’una né l’altra, con il settore dei servizi appena sotto e il manifatturiero appena sopra. Nell’Eurozona invece lo stesso rilevamento flash di luglio ha indicato per l’indice composito un netto ritorno in area espansione a 54,8, in recupero da 48,5 di giugno e a distanza cosmica dall’abisso di 13,6 toccato a aprile. Si tratta della prima lettura in territorio espansione da febbraio. Meglio ancora ha fatto la Gran Bretagna risalendo a 57,1, anche qui sopra 50 per la prima volta da febbraio e anche qui a distanza stellare dal 13,8 toccato a aprile in pieno lockdown. Sono ottime notizie perché dicono che il Recovery Fund, quando partirà se tutto va bene tra qualche mese, andrà a innestarsi su un tessuto economico già in espansione.

PER I FAAMG SI ALZA L’ASTICELLA DELLA CORSA A CHI VALE DI PIÙ


È ora di sostituire la N con una M, Microsoft al posto di Netflix, nella sigla del quintetto che corre più di tutti in Borsa. Insieme a Facebook, Amazon, Apple e Google infatti anche la società di Bill Gates fa parte del gruppo di campioni che nel 2020 del Covid ha messo insieme un rialzo a Wall Street del 35% in meno di sette mesi, mentre gli altri 495 titoli dell’indice S&P 500 sono appena sotto la parità, come si vede nel grafico qui sotto.

[caption id="attachment_163382" align="alignnone" width="415"] Fonte: Goldman Sacs[/caption]

LA CORSA SFRENATA DEI FAAMG A WALL STREET


Ma ora il terzetto centrale dei magnifici cinque, vale a dire Amazon, Apple e Microsoft, affronta un’altra sfida, quella di chi arriva prima a capitalizzare $2.000 mld. Dopo aver già rotto il muro dei $1.000 mld tutte e tre, il nuovo traguardo non è vicinissimo. Apple infatti viaggia a una capitalizzazione di $1.610 mld, Microsoft è a $1.520 mld e Amazon a $1.500 mld.

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