Emirati Arabi alla conquista di Marte

Meglio tardi che mai. Dopo due rinvii è stata lanciata Hope, la prima missione degli Emirati Arabi Uniti diretta a Marte. Si tratta dell’esordio interplanetario assoluto per gli Emirati. Il razzo H-2A della Mitsubishi Heavy Industries è stato lanciato dalla base giapponese Tanegashima.

A BREVE ALTRE DUE MISSIONI

Dopo la prima missione interplanetaria mai affrontata dagli Emirati, a breve ne seguiranno altre due, sempre dirette sul pianeta rosso: la cinese Tianwen-1, il cui lancio è previsto il 23 luglio, e quella americana che il 30 luglio è destinata a portare su Marte il quinto rover della Nasa, Perseverance.

LA MISSIONE HOPE

A differenza dei rover che da tempo calcano la superficie del pianeta rosso, Hope rimarrà in orbita, dove avrà il compito di accumulare informazioni sulla composizione dell’atmosfera marziana, facendo particolare attenzione ai livelli di ossigeno e idrogeno. I dati, in caso di successo, saranno molto utili per comprendere perché il pianeta è così inospitale, senza acqua allo stato liquido in superficie. La missione Hope è attesa nell’orbita marziana a febbraio 2021, proprio in concomitanza con il 50esimo anniversario dell’unificazione degli Emirati Arabi.

LANCIO PERFETTO

Il potente razzo vettore giapponese H-2A è partito senza problemi verso l’orbita terrestre, con un lancio praticamente perfetto. Si tratta di un vero e proprio evento storico, considerando che questa è la prima missione organizzata da un un paese arabo verso Marte, che richiede circa sette mesi di viaggio, percorrendo circa mezzo miliardo di chilometri. Hope andrà a collocarsi in un’orbita che le permetterà di completare un giro intorno a Marte in 55 ore. Rimarrà a girare attorno al pianeta rosso per un anno marziano, ossia circa 700 giorni dei nostri giorni.