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Credito cartolarizzato

La svolta di aprile positiva per i titoli rischiosi

Morgan Stanley IM sottolinea la forza della risposta politica in termini di stimolo fiscale e monetario che ha favorito il segmento obbligazionario e prevede ulteriori recuperi nel prossimo futuro, anche se invita a monitorare l’evolversi degli eventi

di Virgilio Chelli 15 Giugno 2020 16:00
financialounge -  Credito cartolarizzato Morgan Stanley Im obbligazioni spread

Aprile è stato il vero mese di svolta dei mercati. A seguito del violento impatto del blocco economico causato dal virus, la risposta fiscale e monetaria non è mancata e si può dire che la guerra sia stata vinta. L’iniezione di fiducia ha consentito alle politiche sanitarie di svolgere appieno il loro compito e rendere possibile la riapertura delle economie, che ha sostenuto i mercati. Certo, il cammino rimane lungo e tortuoso, ma per chi ha un orizzonte di investimento sufficientemente ampio la prospettiva è positiva e sostenuta dall’attesa di prosecuzione illimitata degli interventi di stimolo in tutti i mercati sviluppati. Ciò detto, il costo della crisi in termini di indebitamento, perdita di produttività, mancati ricavi e ridimensionamento del tenore di vita futuro rischia di essere elevato.

GLI SPREAD SCONTANO UN FORTE OTTIMISMO A BREVE TERMINE


Il team Global Fixed Income di Morgan Stanley Investment Management ha analizzato le implicazioni per il mercato obbligazionario, sottolineando che gli spread, anche se ancora lontani dai livelli pre-crisi, scontano comunque un notevole ottimismo a breve termine. Nel rally di aprile hanno sottoperformato solo il debito dei mercati emergenti e il credito cartolarizzato, ma la ragione principale è che né l’uno né l’altro hanno beneficiato direttamente di tutte le misure di supporto fiscale e monetario annunciate. Ma ora, il team Global Fixed Income di Morgan Stanley IM sottolinea che l’effetto combinato di valutazioni interessanti, stabilizzazione dei prezzi delle materie prime e passi avanti nelle iniziative di finanziamento/alleggerimento del debito rivolte direttamente alle economie emergenti potrebbe imprimere un forte impulso al debito dei mercati emergenti nel breve termine.

ANCHE IL CREDITO CARTOLARIZZATO HA POTENZIALE DI RECUPERO


Per gli stessi motivi anche i crediti cartolarizzati hanno registrato una ripresa inferiore rispetto a quella esibita dagli omologhi dei mercati sviluppati, come i titoli garantiti da ipoteca, ma gli esperti di Morgan Stanley IM ritengono che nei mesi a venire il credito cartolarizzato potrà offrire un maggiore potenziale di recupero rispetto al credito societario, visti i margini di compressione residui degli spread, non appena le varie economie si rimetteranno in piedi. Le nuove emissioni restano basse e le vendite sul mercato secondario hanno esibito un brusco rallentamento, mentre la domanda sembra essere in stabile aumento. Secondo il team di Morgan Stanley IM, è improbabile che gli spread tornino rapidamente sui livelli pre-Covid, visti gli elevati rischi economici comportati dal virus, ma dovrebbero comunque continuare a restringersi.

IL PEGGIO È PASSATO MA ATTENZIONE AI RITORNI DELLE CRITICITÀ


Il team di Morgan Stanley IM condivide l’ottimismo manifestato dai mercati finanziari, e ritiene che il peggio sia ormai passato, ma avverte che una seconda ondata di contagi, con nuove chiusure, sarebbe deleteria per i titoli rischiosi. La Cina ha allentato le misure di contenimento solo dopo aver debellato il virus, e restano in atto misure di distanziamento e di limitazione degli spostamenti. Europa e Stati Uniti stanno uscendo dal lockdown man mano che calano i contagi, un’impresa assai più ardua, mentre la Svezia sta tirando le somme della scelta di assorbire i costi dell’epidemia senza chiudere l’economia. Il team di Morgan Stanley IM osserva che ogni paese segue regole diverse e avverte che le generalizzazioni sono pericolose. Per questo la strategia d’investimento si adatterà all’evolvere degli eventi e delle valutazioni.
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