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Cina, dal virus una spinta al nuovo modello di crescita

Goldman Sachs Asset Management vede una accelerazione della transizione verso consumi e servizi con opportunità attraenti sull’azionario nel lungo termine e occasioni interessanti anche sul mercato dei bond

di Virgilio Chelli 12 Giugno 2020 18:33
financialounge -  cina coronavirus Goldman Sachs Asset Management ripresa economica

Lo shock subito dalla crescita cinese a causa del Covid-19 è stato senza precedenti e la ripresa in corso è segmentata, ma con capacità produttiva in recupero. Il 75-80% delle PMI sono ripartite, mentre i servizi sono ancora in ritardo, a partire dalla ristorazione e dall’alberghiero. L’export sarà l’ultimo a ripartire per l’impatto globale dell’emergenza. Finora la risposta dello stimolo monetario e fiscale non è stata potente come nelle economie più sviluppate, in parte per l’elevato livello di debito accumulato. Ma nel lungo termine il virus dovrebbe accelerare il ribilanciamento dell’economia verso i consumi e i servizi, in corso da un decennio, con la domanda interna destinata a fare da driver della crescita.

L’ANALISI DEL QUADRO MARCO E LE PROSPETTIVE DI AZIONI E OBBLIGAZIONI


Sono le conclusioni cui giunge Goldman Sachs Asset Management (GSAM) in una analisi sullo stato e le prospettive della seconda potenza economica globale dopo l’emergenza coronavirus, firmata per la parte macro da Prakriti Sofat, Emerging Markets Fixed Income Economist della casa di gestione. GSAM affida invece rispettivamente a Shao Ping Guan, China Equity Lead Portfolio Manager & Head of Chinese Equities, e a Salman Niaz, Emerging Markets Fixed Income Portfolio Manager & Head of Asian Credit, il compito di valutare stato dell’arte e prospettive del mercato azionario e obbligazionario.

IL CONSOLIDAMENTO DELLA OLD ECONOMY FARÀ EMERGERE BRAND NAZIONALI


Sul fronte azionario, l’esperto di GSAM identifica nel lungo termine tre opportunità chiave di investimento, la cui attrattività è destinata ad aumentare dopo la normalizzazione dell’economia. La prima è rappresentata dal consolidamento dei settori della “old economy” con l’emergere di brand nazionali competitivi. La seconda invece è l’integrazione dei modelli di business online e offline come conseguenza del supporto offerto ai consumi dall’e-commerce durante il lockdown, un trend destinato a crescere in futuro. Riteniamo inoltre che la globalizzazione porterà alla ricerca di un miglior equilibrio tra la componente produttiva low-cost a livello globale e l’affidabilità dell’offerta in momenti di crisi, con implicazioni importanti sulla produttività del settore dei servizi e la ristrutturazione del comparto manifatturiero.

IL CONTRIBUTO DELL’INNOVAZIONE AL MIGLIORAMENTO TECNOLOGICO


La terza opportunità segnalata da Guan è il miglioramento tecnologico attraverso l’innovazione. Le infrastrutture online e cloud, infatti, sono state fondamentali per alleviare gli effetti del lockdown produttivo e consentire l’operatività delle aziende, un processo che riteniamo sia destinato a proseguire anche dopo la crisi. Le interruzioni logistiche hanno anche messo in evidenza l’importanza di disporre di cluster affidabili nella supply chain in tutto il mondo, a vantaggio delle aziende caratterizzate da una solida integrazione delle attività operative a livello verticale e orizzontale, in grado di proporsi come fornitori affidabili anche in tempi di crisi.

OPPORTUNITÀ SUL MERCATO DEL CREDITO CINESE OFFSHORE


Sul versante del mercato obbligazionario, Niaz sottolinea la performance divergente registrata quest’anno dalle componenti onshore e offshore, con i rendimenti della prima in deciso aumento, mentre la seconda ha riportato ampliamenti degli spread solo marginali. Secondo l’esperto di GSAM questa divergenza ha creato opportunità d’investimento interessanti nel credito offshore cinese Investment Grade, che ha fatto meglio del resto degli Emergenti, ma meno bene rispetto al segmento onshore di qualità più elevata. Opportunità anche nel credito offshore di qualità inferiore, dove l’elevato premio per il rischio attuale e gli ulteriori rischi legati alla volatilità e alla liquidità dovrebbero ridursi con la normalizzazione, offrendo opportunità interessanti agli investitori di lungo periodo.
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