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Quali sono le tre mosse più “contrarian” per gli investitori azionari

Secondo l’analisi di Kristjan Mee di Schroders, sono tre le aree del mercato con prezzi vantaggiosi e sentiment negativo: il settore bancario europeo, il settore energetico Usa e l’azionario brasiliano in dollari

di Chiara Merico 8 Giugno 2020 19:00

Il rimbalzo avvenuto da fine marzo in poi sui mercati azionari ha portato le valutazioni a diventare molto costose, in alcuni casi vicine ai massimi storici. Ciononostante, secondo Kristjan Mee, strategist, research and analytics di Schroders, ci sono ancora diverse opzioni a disposizione degli investitori alla ricerca di titoli relativamente convenienti.

TRE AREE CON PREZZI VANTAGGIOSI


Sono tre, secondo Schroders, le aree del mercato che al momento presentano prezzi vantaggiosi e sentiment particolarmente negativo: il settore bancario europeo, il settore energetico Usa e l’azionario brasiliano in dollari. Ecco le motivazioni.

IL SETTORE BANCARIO EUROPEO


I titoli del settore bancario europeo sono probabilmente tra quelli meno favoriti nei mercati sviluppati, e secondo Mee “gli investitori hanno fatto bene a evitarli. Da dicembre 2007 le banche incluse nell’indice Stoxx Europe 600 hanno sottoperformato del 120% su base total return”. Per l’esperto di Schroders “è indubbio che il coronavirus avrà un effetto disruptive su questo settore. I dati sugli utili del primo trimestre mostrano che le banche hanno aumentato le riserve in vista di potenziali perdite future sui prestiti e hanno registrato un calo nei capitali azionari core”.

BANCHE PIÙ SICURE, MA PERSISTONO PROBLEMI


Il sistema bancario europeo è molto più sicuro oggi rispetto a prima della crisi finanziaria globale, osserva Mee. “Nonostante ciò, persistono due problemi strutturali: un’ampia mole di non-performing loan nei Paesi del sud Europa e la bassa profittabilità”. Durante la crisi sono emersi alcuni risvolti positivi, grazie alle misure di supporto adottate dai governi e dalle istituzioni europee. “Il risultato di queste misure di supporto è che le banche hanno mantenuto i rubinetti aperti, anche se in tempi incerti avrebbero normalmente tagliato l’erogazione di credito”. Se le banche saranno in grado di mantenere la qualità dei prestiti invariata, erogando denaro invece di pagare interessi alla Bce per i depositi, gli effetti sulla profittabilità dovrebbero essere positivi.

SELETTIVI SULL’ENERGETICO USA


Anche il settore energetico Usa risulta tra le principali vittime del coronavirus sui mercati. “Le diffuse misure di lockdown hanno portato a un crollo del 25% ad aprile della domanda globale di petrolio. Dopo l’ultimo collasso, le azioni del settore rappresentano soltanto il 3% dell’Indice S&P500, rispetto al 16% del 2008”. Data la correlazione tra il prezzo del greggio e gli utili del settore, le aspettative sugli utili sono crollate a zero. Ma la domanda, spiega Mee, è “se domanda e offerta arriveranno a un equilibrio e quali società sopravviveranno a questo crollo storico”. Per questo motivo il gestore ricorda che è fondamentale essere selettivi e favorire le società con bilanci solidi, costi flessibili e management disciplinati.

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BRASILE VITTIMA DELLA CRISI


Nel corso della crisi l’azionario dei mercati emergenti ha sottoperformato rispetto ai mercati sviluppati nel corso della crisi, in parte a causa delle minori risorse a disposizione per combattere la pandemia nei Paesi in via di sviluppo. Uno dei Paesi più colpiti è stato il Brasile, con l’indice MSCI Brazil che ha perso il 49,3% in dollari quest’anno (al 20 maggio 2020). Secondo Mee “l’azionario brasiliano non è così conveniente come ci si potrebbe aspettare” e tuttavia “c’è un’ampia dispersione nelle valutazioni dei singoli titoli, dato che sono inclusi settori della “new economy” come IT ed e-commerce che non si sono svalutati significativamente. Di conseguenza, al momento l’area di maggiore valore in Brasile è la valuta: il real brasiliano si è deprezzato di oltre il 60% dal 2011, tornando sui livelli dei primi anni 2000”.
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