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Natixis: guardare al futuro, senza sottovalutare i rischi

Ad aprile ha prevalso l’ottimismo sui mercati, dopo le forti vendite di marzo. Tuttavia, almeno nel breve periodo permangono pericoli che potrebbero minacciare la ripresa, osserva Esty Dwek di Natixis IM Solutions

di Chiara Merico 9 Maggio 2020 15:00

I mercati sembrano guardare oltre la crisi: dopo un’ondata di vendite senza precedenti a marzo, il mese di aprile è stato caratterizzato da un clima di ottimismo “che ha consentito ai mercati azionari di recuperare oltre il 50% delle perdite subite, e numerosi indici sono ormai entrati in una nuova fase di “mercato rialzista” (+20%)”, spiega una nota a cura di Esty Dwek, head of global market strategy di Natixis IM Solutions.

RIPRESA LENTA E SCAGLIONATA


Secondo l’esperto, sebbene sussistano molti interrogativi (e rischi), i mercati sono maggiormente concentrati sulle massicce misure di stimolo fiscale e monetario e guardano oltre la crisi in atto. “Considerando che le valutazioni si sono riportate su livelli pre-crisi, pensiamo che al momento i mercati sottovalutino gli ostacoli che restano da superare”, avverte Dwek, secondo cui, anche se i piani provvisori di riapertura in diversi Paesi europei e Stati americani sono incoraggianti, la ripresa sarà probabilmente lenta e scaglionata tra regioni, paesi e settori, il che lascia intravedere un recupero a “U” più graduale.

PERICOLO SECONDA ONDATA


Tra i rischi che potrebbero minacciare la ripresa ci sono quelli di fallimenti e disoccupazione: inoltre, c’è un pericolo “non trascurabile di una seconda ondata di contagi dopo la riapertura, come è accaduto in Asia, che potrebbe frenare o bloccare la ripresa dell’attività economica”.

PREFERIRE UN APPROCCIO PRUDENTE


Un contesto del genere spinge Dwek a preferire “un approccio prudente, poiché persistono dei rischi al ribasso, tenuto conto della realtà dei fondamentali. Le date della ripartenza, i danni e la velocità della riapertura sono fattori importanti per la ripresa. In effetti, i dati sono stati peggiori del previsto, e le stime per il secondo trimestre, reso ancora più difficile dalle misure di contenimento, continuano ad essere riviste al ribasso”.

LIEVE SOTTOPESO SULLE AZIONI


Ad esempio, negli Usa sono bastate alcune settimane a cancellare i posti di lavoro creati in un decennio. “I consumi sono crollati già nel primo trimestre, gli indici di fiducia hanno raggiunto minimi storici ad aprile e le trimestrali pubblicate dalle società evidenziano l’elevato livello di incertezza nel settore delle imprese”. Per questi motivi Dwek mantiene un lieve sottopeso sulle azioni, con una preferenza per le allocazioni più difensive o le regioni “first in, first out”.

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LE BANCHE CENTRALI RIPORTANO LA CALMA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI


Sui mercati obbligazionari, invece, “l’ampiezza e la profondità del supporto fornito dalle banche centrali hanno favorito il ritorno di una calma relativa, poiché la Federal Reserve (con le altre banche centrali) è considerata come una rete di sicurezza negli scenari più pessimistici”. Per questa ragione Dwek mantiene “una posizione neutrale sul debito sovrano, che può servire da protezione nell’eventualità di nuovi ribassi dei mercati azionari”.

PUNTI DI ENTRATA INTERESSANTI SUL MERCATO DEL CREDITO


Per l’esperto di Natixis Im “il mercato del credito offre punti di entrata interessanti a lungo termine, poiché gli spread rimangono molto più elevati rispetto ai livelli di inizio anno. In particolare, preferiamo i titoli investment grade (IG) alle obbligazioni high yield (HY), in quanto le banche centrali assicureranno un maggiore supporto al segmento IG, mentre i rischi per l’HY dovrebbero persistere. Ci sentiamo più tranquilli a comprare ciò che le banche centrali stanno acquistando, o hanno in programma di acquistare”, conclude Dwek.

MANTENERE ALCUNE PROTEZIONI, COME L’ORO


I rischi sono presenti nel breve periodo, ma Dwek mantiene una prospettiva più positiva sul medio termine. “Attraverseremo questa crisi, anche se il percorso rischia di essere accidentato. È per questo motivo che cercheremo di rafforzare progressivamente le nostre posizioni nel corso dei prossimi mesi, in quanto i punti di entrata dovrebbero migliorare ancora. Tuttavia, nel breve periodo, manteniamo alcune protezioni, come l’esposizione all’oro”.
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