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I supermercati non vogliono vendere mascherine a 50 centesimi, Crai le ritira dai negozi

Annuncio del gruppo della grande distribuzione, che lamenta il fatto che il prezzo imposto sia inferiore al costo d’acquisto delle mascherine chirurgiche

di Chiara Merico 29 Aprile 2020 14:44

Mascherine a 50 centesimi? Crai si tira fuori. Il gruppo, a cui fanno capo le insegne Crai, Pellicano, Caddy's, IperSoap, Pilato, Proshop, Risparmio Casa, Saponi e Profumi, Shuki e Smoll, ha annunciato che "si vede costretto a ritirare dalla vendita, dai negozi del gruppo, le mascherine chirurgiche" a causa del prezzo imposto massimo di 50 centesimi.

PREZZO INFERIORE AL COSTO DI ACQUISTO


"Siamo nell'impossibilità di vendere le mascherine a un prezzo inferiore al loro costo di acquisto. Confidiamo che il governo voglia risolvere al più presto tale situazione in modo da consentirci di riprendere la vendita delle mascherine in questione", ha fatto sapere Crai.

REPLICA DI ARCURI


Non si è fatta attendere la replica del commissario straordinario Domenico Arcuri, che durante la video audizione alle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera ha precisato che il gruppo Crai “non ha fatto un contratto con il commissario straordinario”.

Mascherine, in arrivo prezzo calmierato a 0,50 euro


Mascherine, in arrivo prezzo calmierato a 0,50 euro






L’ORDINANZA DEL 27 APRILE


Appena lunedì scorso lo stesso Arcuri aveva firmato l’ordinanza che fissa il prezzo per le mascherine chirurgiche a un livello “che non può essere superiore per ciascuna unità” a 50 centesimi.
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