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Mercati, il tracollo del petrolio non spaventa Borse e high yield

Per gli esperti di Euromobiliare SGR i dati macro della zona euro attesi questa settimana continueranno a definire uno scenario post-bellico con PIL in forte contrazione e indici dei prezzi al consumo proiettati sui livelli minimi di questo ciclo

di Leo Campagna 28 Aprile 2020 10:28
financialounge -  Euromobiliare SGR mercati Radar

In un contesto in cui le quotazioni sui mercati finanziari restano estremamente altalenanti, la scorsa settimana le correzioni dell’azionario, dell’obbligazionario high yield e del debito emergente si sono mantenute tra lo 0,4% e il 2,7%. Un range piuttosto contenuto alla luce di quanto accaduto alle quotazioni del greggio il cui future scadenza maggio nella versione WTI lunedi 20 aprile è sceso per la prima volta nella storia in territorio negativo.

PETROLIO, IL TRACOLLO NON SPAVENTA AZIONI E BOND DEL SETTORE


“Si è trattata di una combinazione fatale che ha visto la concomitante presenza di un contesto di significativo disequilibrio fra domanda e offerta e di aspetti tecnici legati alla scadenza dei future e ad un sopraggiunto limite fisico alla capacità di immagazzinare scorte” spiegano gli esperti di Euromobiliare SGR. Un fenomeno che, per quanto unico nella storia del petrolio, è stato valutato dagli operatori di mercato come temporaneo e strettamente legato all’attuale dislocazione nel prezzo: sia le azioni che le obbligazioni societarie del settore ‘oil’ ne hanno risentito poco con gli spread degli emittenti high yield energy statunitense che, pur allargandosi, si sono mantenuti ben al di sotto dei massimi di marzo.

POLITICHE FISCALI UE IN SCALA RIDOTTA


In ambito obbligazionario, i rendimenti dei Treasury USA e dei Bund tedeschi hanno proseguito la loro discesa (mentre i prezzi, che si muovono in direzione opposta ai rendimenti, sono saliti). Al contrario la periferia dell’Eurozona, Italia in particolare, ha continuato a risentire della scala ridotta delle misure di politica fiscale adottate. “E’ vero che il Consiglio Europeo ha annunciato per il prossimo 1° giugno un pacchetto di €540 miliardi suddiviso in fondi per spese sanitarie (MES), sostegno alle imprese (BEI) e alla occupazione (Sure), tuttavia non è ancora ben definito il funzionamento e la dimensione del Recovery Fund” fanno sapere i professionisti di Euromobiliare SGR.

S&P LASCIA INVARIATO IL RATING DELL’ITALIA


Un contesto che resta sfidante per i BTP, il cui spread sul Bund decennale ha fissato un massimo a 260 punti base per poi chiudere venerdì scorso in area 236 con la conferma del rating sull’Italia da parte di Standard & Poor (BBB con Outlook negativo). “L’agenzia ha fatto sapere che l’Italia dovrà dimostrare di riportare su un sentiero di rientro il debito pubblico nei prossimi tre anni, pena il rischio di subire un downgrade al di sotto dell’Investment Grade: rilevanti per il mantenimento del merito di credito saranno gli interventi da parte della UE che dovranno essere efficaci”, precisano gli esperti di Euromobiliare SGR.

IN SETTIMANA LE RIUNIONI DI FED E BCE


Mentre i dati macro continuano a definire uno scenario post-bellico (la fiducia delle imprese americane ed europee è scivolata ai nuovi minimi storici mentre il PMI servizi dell’area euro è precipitato da 52,6 a 11,7 nell’arco di 2 mesi) in settimana sono previsti appuntamenti di rilievo. Mercoledi 29 ci sarà la riunione della Fed e il giorno successivo quella della BCE: non dovrebbero essere annunciate nuove misure, quanto piuttosto l’indicazione degli spazi di manovra ancora a disposizione, soprattutto da parte della banca centrale europea.

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STIME DEL PIL USA E AREA EURO: PREVISTA UNA FORTE CONTRAZIONE


Sempre mercoledì 29 aprile verrà rivelata la prima stima del PIL USA relativo al primo trimestre che dovrebbe registrare un calo del 3,9% annualizzato, preludio di un secondo trimestre che si annuncia peggiore. Giovedì 30 aprile nell’area euro sarà la volta sia della prima lettura del PIL relativo al primo trimestre, che dovrebbe evidenziare una contrazione del 3,5%, e sia dei dati preliminari di inflazione di aprile, con gli indici dei prezzi al consumo proiettati sui livelli minimi di questo ciclo. “Venerdì 1 maggio, infine, sarà pubblicato l’ISM manifatturiero USA di aprile, con ogni probabilità in discesa verticale come conseguenza del lockdown” concludono i professionisti di Euromobiliare SGR.
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