coronavirus
C’è chi registra il marchio coronavirus per prodotti e gadget vari
Iniziativa dell’imprenditore Cristian Lin: il ricavato della vendita dei gadget andrà in parte al ministero della Salute e all’ospedale Spallanzani di Roma
4 Marzo 2020 09:56

Un risvolto inatteso dell’emergenza, o un tentativo di sfruttarla a proprio favore: è la mossa di alcune aziende che, nei giorni in cui l'epidemia di coronavirus tiene bloccata l’economia italiana, sono corse a registrare proprio il marchio “coronavirus”.
Tra i marchi registrati all’apposito ufficio del ministero dello Sviluppo economico, secondo quanto ha potuto constatare l’Adnkronos, la dicitura “coronavirus” risulta depositata dalla società GL Group Italia per una lunga serie di prodotti tra cui: suonerie, grafiche, emoticon, applicazioni per cellulari; prodotti in metalli preziosi, oggetti ornamentali, orologi; opuscoli, cataloghi, libri; calzature, maglieria, calze; giochi, maschere da carnevale, apparecchi per videogiochi, pupazzi. E ancora: brodi, frutta conservata, confetture, formaggi, bastoncini di tofu e di pesce, marmellate; alghe, biscotti, cialde, cacao, caffè, salsa piccante alla soia, riso al vapore; servizi di catering, enoteche. Praticamente di tutto.
Il gruppo è specializzato nello sviluppo di ristoranti orientali, un business che ha sofferto moltissimo a causa dell’allarme coronavirus: GI Group è proprietaria dei marchi Sushiko e MANY, con circa 60 insegne di ristorazione nel nord Italia. L’iniziativa di registrare il marchio, come ha spiegato Cristian Lin, amministratore unico della società, ha un intento solidale: contribuire alla lotta al coronavirus.
Il marchio registrato, ha sottolineato Lin, verrà riprodotto su “t-shirt e gadget vari”: il ricavato della vendita verrà destinato “in parte all'Istituto Lazzaro Spallanzani, e in parte al ministero della Salute". L'iniziativa, "non ha alcun scopo di lucro" e si pone l’obiettivo di “riuscire a far sorridere in un momento così difficile per tutti, anche per la ristorazione". I disegni e le vignette saranno realizzati da "una nota agenzia pubblicitaria".
Anche negli Usa il marchio coronavirus è stato registrato dalla società Ganiere, Harley Lawrence, per prodotti che vanno dalle apparecchiature musicali alle t-shirt, mentre la Centennial Media Llc ha pubblicato la Coronavirus survival guide (guida su 'come sopravvivere' al coronavirus, ndr), sigla depositata lo scorso 4 febbraio.
UNA LUNGA SERIE DI PRODOTTI
Tra i marchi registrati all’apposito ufficio del ministero dello Sviluppo economico, secondo quanto ha potuto constatare l’Adnkronos, la dicitura “coronavirus” risulta depositata dalla società GL Group Italia per una lunga serie di prodotti tra cui: suonerie, grafiche, emoticon, applicazioni per cellulari; prodotti in metalli preziosi, oggetti ornamentali, orologi; opuscoli, cataloghi, libri; calzature, maglieria, calze; giochi, maschere da carnevale, apparecchi per videogiochi, pupazzi. E ancora: brodi, frutta conservata, confetture, formaggi, bastoncini di tofu e di pesce, marmellate; alghe, biscotti, cialde, cacao, caffè, salsa piccante alla soia, riso al vapore; servizi di catering, enoteche. Praticamente di tutto.
INTENTO SOLIDALE
Il gruppo è specializzato nello sviluppo di ristoranti orientali, un business che ha sofferto moltissimo a causa dell’allarme coronavirus: GI Group è proprietaria dei marchi Sushiko e MANY, con circa 60 insegne di ristorazione nel nord Italia. L’iniziativa di registrare il marchio, come ha spiegato Cristian Lin, amministratore unico della società, ha un intento solidale: contribuire alla lotta al coronavirus.
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RICAVATO IN PARTE ALLO SPALLANZANI E AL MINISTERO DELLA SALUTE
Il marchio registrato, ha sottolineato Lin, verrà riprodotto su “t-shirt e gadget vari”: il ricavato della vendita verrà destinato “in parte all'Istituto Lazzaro Spallanzani, e in parte al ministero della Salute". L'iniziativa, "non ha alcun scopo di lucro" e si pone l’obiettivo di “riuscire a far sorridere in un momento così difficile per tutti, anche per la ristorazione". I disegni e le vignette saranno realizzati da "una nota agenzia pubblicitaria".
NEGLI USA ARRIVA LA SURVIVAL GUIDE
Anche negli Usa il marchio coronavirus è stato registrato dalla società Ganiere, Harley Lawrence, per prodotti che vanno dalle apparecchiature musicali alle t-shirt, mentre la Centennial Media Llc ha pubblicato la Coronavirus survival guide (guida su 'come sopravvivere' al coronavirus, ndr), sigla depositata lo scorso 4 febbraio.
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