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Pil Italia in caduta, Snaidero a Financialounge.com: “Paese fermo, in mano a dilettanti”

Roberto Snaidero, imprenditore friulano e già presidente di Federlegno Arredo, teme anche i contraccolpi per il coronavirus, a Financialounge.com: “Con il blocco di almeno un semestre con la Cina temiamo un calo dell’export di almeno il 20%” 

di Giancarlo Salemi 10 Febbraio 2020 15:42

“Non sono sorpreso del dato sulla produzione industriale è il risultato di un Paese fermo, dove manca una visione strategica di come far crescere le nostre aziende in Italia e all’estero. Anche il nostro settore, punta d’eccellenza del made in Italy è in sofferenza visto che per venti mesi è mancato un vero ministro dello Sviluppo economico”. A parlare è l’imprenditore Roberto Snaidero, il cui nome evoca uno dei primi gruppi di cucine in Italia, quinto in Europa. Già presidente per due mandati di Federlegno Arredo, federazione che annovera al proprio interno imprese diffuse capillarmente su tutto il territorio nazionale e che con 42,2 miliardi di euro di fatturato alla produzione e oltre 320mila addetti contribuiscono per il 5% al Pil manifatturiero nazionale, il friulano Snaidero si dice “amareggiato perché l’Italia non merita questo destino”. 

GIÀ TRE RECESSIONI TECNICHE IN 10 ANNI, NON C’È VISIONE DEL FUTURO


“Parlo però a titolo personale, di un imprenditore che sta sul campo”, premette Snaidero “che ogni giorno deve affrontare delle difficoltà con tanti amici che mi chiamano e mi dicono che centinaia di piccole e medie imprese stanno morendo proprio per la mancanza di un piano industriale, di una visione del futuro”. La lettura dei dati Istat di oggi è allarmante. “Lo scorso dicembre la produzione industriale è scesa del -2,7% su base mensile e addirittura del -4,3% su base annua – precisa Snaidero - che significa il calo congiunturale peggiore dal gennaio 2018 e il peggior calo tendenziale addirittura dal dicembre 2011. Senza contare che l'Italia ha già passato 4 recessioni, di cui tre tecniche negli ultimi 10 anni”. 

CORONAVIRUS RISCHIA DI METTERE IN GINOCCHIO COMPARTO LEGNO ARREDO


In più c’è il problema del coronavirus che certamente influirà su ordinativi e fatturato. “In qualità di presidente di Federlegno Cina sono molto preoccupato – continua Snaidero – fino allo scorso anno abbiamo esportato nel Paese per circa 650 milioni di euro. Adesso ci sarà un blocco almeno semestrale ed è chiaro che se facciamo due conti ci potrebbe essere una riduzione dell’export di almeno il 20% e in più abbiamo il salone del mobile a novembre a Shanghai che vogliamo organizzare al meglio come ogni anno”. 

“Fitch non abbasserà il rating dell’Italia”


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LA SOLUZIONE? LE ELEZIONI ANTICIPATE NON SONO UN’ERESIA


Cosa fare? “Bisogna che la politica parli un linguaggio chiaro, prima con il presidente Letta e poi con Renzi avevamo dato vita al bonus mobili che ha funzionato”, ricorda Snaidero. “Ora non c’è una iniziativa industriale forte, abbiamo dato il Paese in campo economico in mano a dei dilettanti e onestamente in questo quadro l’unica cosa da fare sarebbe di tornare alle elezioni, queste non sono un’eresia, perché l’Italia è un grande Paese e non merita questo trattamento. Ci vogliono le competenze per guidare l’economia, altrimenti il declino è dietro l’angolo. Anzi è già iniziato, purtroppo”.
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