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Coronavirus: crociere “vietate ai cinesi”, la decisione del colosso Royal Caribbean

Per fermare la diffusione del coronavirus Royal Caribbean e Norwegian Cruise Line optano per il divieto di imbarco per  passeggeri ed equipaggio con passaporti di Cina, Hong Kong e Macao

di Antonio Cardarelli 10 Febbraio 2020 11:27
financialounge -  coronavirus Costa Crociere settore trasporti

Il mezzo di trasporto preferito dal coronavirus sembra essere la nave da crociera. Secondo i media giapponesi il numero di persone contagiate a bordo della Diamond Princess, in quarantena al largo di Yokohama, è arrivato a 136. Ma i colossi mondiali delle crociere non restano a guardare e, per limitare i rischi sulle navi, adottano misure piuttosto drastiche.

LA DECISIONE DI ROYAL CARIBBEAN


Royal Caribbean ha deciso di prendere il coronavirus per le corna vietando l’accesso sulle proprie navi a passeggeri ed equipaggio con passaporto cinese, indipendentemente dall’ultima visita in Cina. Un provvedimento pesante, che riguarda anche chi ha passaporto di Hong Kong e Macao, preso dopo la notizia del ricovero precauzionale di quattro passeggeri con sintomi riconducibili al coronavirus su una nave della compagnia arrivata nel New Jersey. L’imbarco è inoltre vietato anche a chi ha viaggiato “da o attraverso” la Cina negli ultimi 15 giorni.

STOP ANCHE DA NORWEGIAN CRUISE LINE


Ancora più drastica la scelta di Norwegian Cruise Line, che ha esteso il divieto anche a coloro che sono stati in Cina negli ultimi 30 giorni. Anche in questo caso, la compagnia ha adottato il bando per passeggeri ed equipaggio con passaporti di Cina, Hong Kong e Macao.

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IL DIVIETO DI COSTA CROCIERE


A fine mese anche Costa Crociere aveva adottato misure di controllo più severe per fronteggiare l’epidemia di coronavirus. Pur non arrivando a vietare l’imbarco a persone di nazionalità cinese, la compagnia aveva disposto il divieto per tutti coloro – indipendentemente dal passaporto – che erano stati in Cina nei 14 giorni precedenti.

NOME PROVVISORIO PER IL CORONAVIRUS


A livello globale il coronavirus, che nel frattempo è stato temporaneamente nominato Ncp (Novel coronavirus pneumonia) dalla National Health Commission cinese, ha superato i 40mila contagi mentre le vittime sono salite a 910.
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