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Tensioni Usa-Iran: serve prudenza, con un occhio ai titoli di difesa e energia

I mercati non prevedono che la situazione sfugga di mano, ma per Allianz GI il deterioramento in Medio Oriente non sarà di supporto all’anemica crescita globale. Cogliere le occasioni e diversificare sulla qualità.

di Redazione 13 Gennaio 2020 14:45

I mercati finanziari non temono che la situazione in Medio Oriente sfugga di mano, ma gli attriti tra Stati Uniti e Iran potrebbero non avere vita breve. Per l’investitore questo vuol dire che l’industria della difesa e i settori legati al petrolio e al gas potrebbero rimanere ben supportati, ma a livello generale servirà un atteggiamento cauto e paziente. La selezione di titoli di elevata qualità, caratterizzati da bassa correlazione con il mercato e la ricerca di income sono importanti se si vogliano limitare i rischi legati alla volatilità. Questa in sintesi l’analisi di Neil Dwane, global strategist di Allianz Global Investors, dopo l’escalation che ha portato USA e Iran vicini al conflitto militare.

CAVALCARE LA VOLATILITÀ PRONTI A RIVALUTARE LE POSIZIONI QUANDO CALA LA TENSIONE


La situazione in Medio Oriente è da tempo monitorata dagli esperti di Allianz GI, consapevoli del fatto che un’eventuale esplosione delle tensioni avrebbe potuto impattare significativamente sui mercati globali. Dopo la scintilla scoppiata nelle ultime settimane, la reazione dei mercati finanziari suggerisce che la situazione non dovrebbe sfuggire di mano, ma il contrasto potrebbe comunque non avere vita breve. Per questo gli investitori dovrebbero prepararsi a cavalcare la volatilità iniziale conseguente, ed essere pronti a rivalutare le posizioni quando si manifesteranno segnali di riduzione dell’escalation.

MERCATI RESILIENTI MA LA SITUAZIONE RESTA IMPREVEDIBILE


Secondo l’esperto di Allianz GI è ragionevole aspettarsi un confronto prolungato tra le due nazioni, ma è lecito pensare che nessuno dei due voglia iniziare una guerra vera e propria, anche perché l’Iran è indebolito dalle continue sanzioni e potrebbe non essere in grado di sostenere un confronto militare importante. Ma, avverte Dwane, comunque la situazione rimane imprevedibile e il rischio di un’ulteriore escalation tra Stati Uniti e Iran - e di turbolenze in tutta l’area - rimane significativo. La situazione in Medio Oriente è diventata molto più complessa negli ultimi mesi, ma i mercati si sono mostrati resilienti e sembrano ritenere che non diventerà incontrollabile.

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MERCATI RESILIENTI ANCHE PERCHÈ GIÀ DIFENSIVI DOPO IL FORTE 2019


Allianz GI individua due reazioni diverse che stanno iniziando a delinearsi in risposta ai possibili scenari: un iniziale sell-off su notizie di scontri o di forte retorica da parte dei leader e un rimbalzo ogni volta che i trader ritengono improbabile che l’ultima escalation influisca sul mercato. La resilienza vista sinora sembra in parte dovuta al fatto che molti investitori sono già posizionati in modo difensivo, dopo la forte performance del 2019, mentre la dipendenza globale dal petrolio iraniano è diminuita dagli anni Settanta, rendendo meno minaccioso il potenziale danno. Tuttavia, nota Allianz GI, vi è stata una certa reazione in termini di “flight-to-safety”, con l’oro tornato a livelli più elevati, il dollaro USA rafforzato, i rendimenti dei titoli governativi USA diminuiti, e i settori aerospaziale e difesa in rally.

SUL PETROLIO IL RISCHIO SONO I POSSIBILI PROBLEMI SUL LATO DELL’OFFERTA


Il petrolio non si è mosso in modo violento, ma ulteriori turbolenze potrebbero generare un premio al rischio e causare interruzioni nelle forniture, spingendo al rialzo i prezzi e ostacolando la futura crescita globale, con l’aumento del petrolio che danneggerebbe anche la maggior parte delle economie asiatiche che, ad eccezione della Malesia, sono importatrici nette. Il consensus 2020 vede forniture di petrolio adeguate, data la domanda globale debole, ma gli investimenti in Messico, Brasile, Medio Oriente e Regno Unito sono in calo, bilanciati solo dalla Norvegia, mentre sembra improbabile che la produzione di shale-oil USA aumenti molto. Quindi, secondo l’esperto di Allianz GI, esiste un rischio elevato che emergano ulteriori problemi a livello di offerta, che potrebbero spingere in una certa misura i prezzi al rialzo.

PRUDENZA E PAZIENZA, MANTENERE LA DIVERSIFICAZIONE CON UN OCCHIO A DIFESA E OIL & GAS


Da questo quadro, Allianz GI deduce una serie di implicazioni per gli investitori. Con diffuse incertezze geopolitiche, strutturali e cicliche, mentre continua anche se in calo il sostegno della politica monetaria, l’economia globale nel 2020 dovrebbe proseguire il trend di crescita anemica inferiore al potenziale, e il rapido deterioramento in Medio Oriente non sarà certamente di supporto, ma potrebbe anzi aver aumentato il profilo di rischio a breve nei mercati asiatici. Per questo Allianz GI esorta alla prudenza e alla pazienza, suggerendo agli investitori di rivalutare le posizioni una volta che vi saranno segni di attenuazione delle tensioni USA-Iran. Intanto i settori difesa e oil & gas potrebbero performare positivamente. Ma la priorità resta quella di mantenere la diversificazione, privilegiando i titoli di elevata qualità, meno volatili e con bassa correlazione al mercato.
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