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5G

Tim, Vodafone e Wind pronte a darsi battaglia sul 5G (a prezzi più alti?)

Le grandi compagnie telefoniche stanno investendo somme importanti per realizzare le nuove infrastrutture per il 5G. Costi che rischiano di ricadere sugli utenti attraverso abbonamenti più cari

di Antonio Cardarelli 26 Novembre 2019 09:53
financialounge -  5G tim vodafone

Le grandi compagnie telefoniche sono al lavoro per diffondere la connessione ultraveloce 5G in Italia, ma i clienti finali cominciano a porsi una domanda: quanto costeranno i nuovi abbonamenti?

LE POSSIBILITÀ DEL 5G


Un dubbio che è lecito sollevare vista la mole di investimenti che le stesse compagnie stanno affrontando per la realizzazione delle infrastrutture dati. Le possibilità offerte della nuova connessione 5G, che dovrebbe garantire connessioni da 1,4 gigabyte al secondo, sono davvero molto vaste e interessano numerosi settori. Per rendere un’idea, attualmente il 4G offre velocità medie intorno ai 70 megabyte al secondo (circa 20 volte meno) e un video in hd di un’ora “pesa” circa 400 megabyte.

LE APPLICAZIONI


Ma le applicazioni del 5G riguardano altri settori strategici, come per esempio la telemedicina, le smart city, la guida autonoma delle automobili e il cosiddetto “internet delle cose”, che permette ai dispositivi di connettersi alla rete in tempo reale. Applicazione che potrebbero avere una ricaduta importante sul Pil del nostro Paese.

INVESTIMENTI INGENTI


Tornando alla domanda iniziale, realizzare le infrastrutture per la rete 5G ha costi molto elevati. L’ultimo esempio arriva dal prestito di 350 milioni di euro che la Banca europea per gli investimenti ha concesso a Tim per il completamento del progetto 5G annunciato lo scorso giugno. Un piano che prevede la nuova rete ultra-veloce in 9 città italiane (ultima in ordine di tempo Genova) e 50 località turistiche entro la fine dell’anno.

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LA SFIDA TRA I BIG


Da gennaio 2020 il 5G sarà disponibile sulla gran parte degli smartphone degli italiani. A patto, però, di sottoscrivere nuovi abbonamenti che rischiano di essere più costosi rispetto a quelli odierni. La concorrenza tra i diversi operatori – Tim, Vodafone, Wind, Iliad, FastWeb e altri – sarà agguerrita, ma l’impressione è che i prossimi abbonamenti all-inclusive saranno in media più costosi di quelli odierni.

ITALIA PIÙ AVANTI


Rispetto ad altri Paesi europei l’Italia sembra essere più avanti negli investimenti sulle infrastrutture del 5G. Non sono mancate, però, le polemiche sull’apertura alle aziende cinesi – Huawei in testa – da parte del Governo italiano e in particolare da parte del Movimento 5Stelle. Una ipotetica vicinanza ritenuta che ha portato a un botta e risposta via Twitter tra la giornalista Annalisa Chirico e il Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Italia. Inoltre, lo scorso anno, la presunta preferenza per il colosso cinese era stata oggetto di un’audizione dell’allora ministro dello Sviluppo Economico Di Maio al Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti. La stessa Huawei ha in programma investimenti per 36 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per sviluppare la rete 5G.
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