Contatti

certificates

Certificates, il giusto mix tra protezione dai ribassi e flussi cedolari fissi

In quest’ultima fase del ciclo economico, in cui i mercati potrebbero risultare stabili o in moderato ribasso, gli investitori alla ricerca di rendimento possono prendere in considerazione i Certificates di tipo Premium

di Redazione 18 Settembre 2019 07:00

L’attuale ciclo economico è tra i più longevi della storia, dal momento che ha superato i 10 anni di ripresa dalla grande recessione del 2009. In parallelo anche il mercato rialzista di Borsa è tra i più duraturi di sempre. Ne consegue che i margini per ulteriori guadagni sono sempre più rarefatti, mentre le potenziali correzioni saranno sempre più frequenti. Un esempio è stato l’arretramento degli indici azionari nel quarto trimestre dello scorso anno, quando le Borse arrivano a sfiorare cali di venti punti percentuali.

INVESTITORI ALLA RICERCA DI RENDIMENTO


In questo contesto, gli investitori alla ricerca di rendimento possono affidarsi ai certificati d’investimento. Questi ultimi non sono altro che strumenti finanziari derivati cartolarizzati negoziati sul mercato SeDeX – e quindi trattati in Piazza Affari come azioni o Etf - che replicano, con o senza effetto leva, l’andamento dell’attività sottostante: un’azione, un indice di Borsa, un’obbligazione, una valuta, una materia prima eccetera.

VARIE TIPOLOGIE DI CERTIFICATES


Tra le tante tipologie di Certificates disponibili sul mercato figurano i cosiddetti “yield enhancement”, che si propongono di incrementare la redditività corrente di portafoglio, data la loro capacità di generare cedole periodiche elevate in rapporto ai corrispondenti tassi di interesse privi di rischio. Inoltre presentano un grado di rischio – inteso come perdita potenziale - nel complesso più contenuto rispetto alle attività sottostanti, pur non assicurando il rimborso alla scadenza del capitale investito inizialmente. Rientrano in questa categoria gli Airbag, i Bonus, i CashCollect, gli Express, i TwinWin e anche quelli di tipo Premium.

Certificates, come combinare cedole fisse certe e coupon condizionati


Certificates, come combinare cedole fisse certe e coupon condizionati






CERTIFICATES DI TIPO PREMIUM


Questi ultimi prevedono in particolare la distribuzione nel corso della loro durata di premi fissi, indipendentemente dall’andamento dell’attività sottostante (le cosiddette cedole incondizionate). Alla scadenza del Certificate all’investitore viene liquidato il valore dell’emissione con la maggiorazione di un premio, qualora l’attività sottostante abbia un valore superiore o uguale a un livello predefinito in fase di emissione (Livello barriera). Se invece a scadenza il valore del sottostante dovesse trovarsi ad un valore inferiore al Livello barriera, il Certificate rimborserà un importo commisurato alla performance del sottostante: ne consegue che in questo caso l’investitore subirà una perdita pari a quella che avrebbe accusato investendo direttamente nell’attività sottostante.

A CHI SI RIVOLGONO


Questi specifici Certificate sono rivolti a investitori con aspettative di mercato stabili oppure caratterizzate da variazioni moderate, o al rialzo o al ribasso. Il capitale investito nei Certificate di tipo Premium è protetto solo se a scadenza il sottostante non scende sotto un certo livello (Livello barriera) e beneficia dei flussi cedolari incondizionati che ne attenuano le perdite potenziali.

UN ESEMPIO PRATICO


Si ipotizzi un Certificate di tipo Premium con sottostante l’indice Stoxx 600, con scadenza tra due anni (il 30/9/2021), prezzo all’emissione di 1.000 euro, valore di rilevazione iniziale dell’indice a 392 punti, due premi fissi incondizionati di 35 euro erogati il 31/3/2020 e il 30/9/2020, e Premio a scadenza (30/9/2022) condizionato con livello di barriera a 313,6 punti (l’80% del valore iniziale di 392). Il 31 marzo e il 30 settembre 2020 il prodotto distribuirà un premio di 35 euro per ogni Certificate sottoscritto (per un totale di 70 euro) mentre a scadenza (30/9/2021) sono due i possibili scenari.

PRIMO SCENARIO


Nel primo, l’indice Stoxx 600 si attesta a un livello pari o superiore al Livello barriera (313,6 euro). Per esempio, se lo Stoxx 600 si trovasse a 330 punti, nonostante un livello del 15,8% al di sotto di quello iniziale di 392 punti, l’investitore riceverebbe i 1.000 euro del valore di emissione più 35 euro per un totale di 1.035 euro per ogni certificate sottoscritto con un guadagno complessivo di 105 euro (i 70 euro di premi incondizionati incassati in precedenza più i 35 euro finali), ovvero il 10,5% di performance.

SECONDO SCENARIO


Nel secondo caso, invece, lo Stoxx 600 quota a un livello inferiore al Livello barriera (313,6 euro). Per esempio, se lo Stoxx 600 il 30/9/2021 si trovasse a 275 punti (il 29,85% in meno del valore iniziale), l’investitore perderebbe la protezione condizionata del capitale registrando una perdita. Al possessore del Certificate spetterebbero 701,53 euro, ovvero il medesimo importo che sarebbe stato possibile ottenere tramite l’investimento diretto nell’attività sottostante. Tuttavia, tramite il Certificate le perdite per l’investitore risulterebbero attenuate dai premi (70 euro) incassati precedentemente. Tramite l’utilizzo di questo specifico Certificate, l’investitore, invece di subire una perdita del 29,85% legata all’andamento negativo del sottostante, accuserebbe una perdita limitata al 22,85%.
Share:
Trending