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A lezione da Herbert Wertheim, il discepolo “sconosciuto” di Buffett

Herbert Wertheim, "il più grande investitore di cui non si sia mai sentito parlare", con una strategia ispirata a Warren Buffett, è riuscito ad accumulare una fortuna miliardaria. Ecco la sua lezione

di Redazione 30 Luglio 2019 12:02

Spendi una parte di quello che guadagni con il sudore della fronte e investi la quota restante nel lavoro altrui. Può essere sintetizzato così il motto di Herbert Wertheim, “il più grande investitore di cui non si sia mai sentito parlare” che ha spiegato la sua costante ascesa verso l'enorme ricchezza accumulata in un'intervista a una rivista specializzata americana.

LE IPO DI APPLE E DI MICROSOFT


Wertheim, che ha compiuto 80 anni a maggio, vanta un patrimonio di circa 2,4 miliardi di dollari, grazie in gran parte al suo instancabile approccio buy-and-hold. Nell’intervista sono elencati alcuni dei suoi investimenti più importanti tra i quali gli acquisti nelle fasi di IPO di Apple e di Microsoft nonché una posizione che lo rende il maggior azionista della società aerospaziale e elettronica Heico: nel suo portafoglio figurano posizioni di rilievo anche in General Electric, Alphabet – Google, BP e Bank of America.

UN’AZIENDA DA 10 MILIONI DI DOLLARI DI UTILI ANNUI


Herbert Wertheim ricava i suoi capitali da investire quasi esclusivamente dalla Brain Power Incorporated, società produttrice di tinte ottiche nata dalle sue invenzioni: un’impresa che guadagna circa 10 milioni di dollari all'anno.

APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DEL CAPITALE INTELLETTUALE


Wertheim afferma di non amare leggere tanto i bilanci finanziari quanto piuttosto approfondire la conoscenza del ‘capitale intellettuale’ delle compagnie alla quale dedica circa 12 ore alla settimana: un esercizio che lo ha portato a investire in modo significativo nei titoli IBM, 3M, e Intel. Un approccio che assomiglia molto a quello che Warren Buffet implementa da sempre per Berkshire Hathaway.

PERCHÉ HA VENDUTO I TITOLI BLACKBERRY


"Se ti piace un titolo a 13 dollari per azione, dovrebbe piacerti a maggior ragione a 12, a 11 o a 10 dollari. Se un titolo continua a scendere, e ci credi e su di esso hai approfondito la tua ricerca, allora a prezzi più bassi ne acquisti di più e fai un affare migliore” ha dichiarato. Infatti la sua prerogativa è restare investito nel titolo. Questo però non vuol dire che non disinvesta mai. Per esempio, nel caso di BlackBerry, dopo aver visto i consistenti profitti aziendali contrarsi mese dopo mese in parallelo alla costante riduzione del gap tecnologico della compagnia ha deciso che era il momento di vendere e lo ha fatto senza esitazione.

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L’APPROCCIO VINCENTE BUY-AND-HOLD


Certo, non tutti possono avere le intuizioni e le disponibilità finanziarie che ha avuto nel corso della sua vita Wertheim, ma il suo approccio buy-and-hold resta valido per chi volesse accumulare un capitale nel lungo periodo. Secondo i calcoli pubblicati a corredo dell’intervista, investendo con costanza 200 dollari al mese in aggiunta ad un investimento iniziale di 10.000 dollari nel 1958 nel mercato azionario statunitense, oggi, dopo 61 anni, si potrebbe contare su un capitale di ben 11 milioni di dollari.

IL TEMPO LIBERO, LA COSA PIÙ PREZIOSA


Nel frattempo, Herbert Wertheim si sta godendo l’ultimo rally di Wall Street anche se, probabilmente, non presta troppa attenzione alle fluttuazioni quotidiane del mercato, specialmente a questo punto della sua vita. Anche perché, come ha confessato, “voglio essere in grado di avere tempo libero, perché il tempo è il bene più prezioso”.
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