Fondi comuni, la correzione di maggio pesa sui dati mensili

Meno 5,5 miliardi di euro. A tanto è ammontato il saldo mensile della raccolta netta dell’industria del risparmio gestito a maggio in base alla consueta rilevazione di Assogestioni. Un risultato sul quale ha sicuramente influito il cattivo andamento dei mercati finanziari, in particolare sui prezzi delle azioni, delle obbligazioni societarie e dei mercati emergenti.

SENTIMENT ANCORA PIÙ PRUDENTE

Il sentiment dei risparmiatori è quindi tornato a farsi ancora più prudente di quanto già non lo fosse, a dimostrazione del fatto che le ferite accumulate nel corso del quarto trimestre del 2018 non sono affatto rimarginate e nessun investitore ha intenzione di ricascarci facendosi trovare eccessivamente esposto alle asset class di rischio.

TUTTI IN FILA PER I FONDI MONETARI EURO

Un ulteriore indizio di questo approccio improntato alla massima prudenza dai sottoscrittori di fondi italiani a maggio è l’ingente saldo positivo (+2,28 miliardi) che evidenziano i fondi monetari area euro. Questi prodotti, che in virtù del tasso sui depositi presso la Bce - pari a -0,40% - sono proiettati verso un rendimento negativo nei prossimi 12 mesi, costituiscono il parcheggio ideale della liquidità in attesa che si decida l’investimento più opportuno in ottica di medio lungo termine.

GLI IMPATTI SUI PATRIMONI DELLA CORREZIONE DI MAGGIO

D’altra parte, la correzione dei mercati di maggio, ha lasciato il segno in tutte le principali macro categorie di fondi. I fondi azionari, per esempio, hanno accusato per effetto del calo delle quotazioni sui listini una contrazione delle masse in gestione per 13,4 miliardi. Ingenti pure i contraccolpi per i fondi flessibili (-3,9 miliardi), per i bilanciati (-2,5 miliardi) e anche per i prodotti a vocazione obbligazionaria (-1,9 miliardi).

A GIUGNO RECUPERATI 20 MILIARDI DI MASSE

Masse che, in larga misura dovrebbero essere rientrate nel corso del mese di giugno. In base ai rendimenti dall’1 al 24 giugno, infatti, per effetto del recupero dei mercati finanziari, il patrimonio dei fondi azionari dovrebbe essere risalito di 8,7 miliardi, quello degli obbligazionari di 5,56 miliardi, quello dei flessibili di 4,05 miliardi e quello dei bilanciati dei 2,47 miliardi.