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BlackRock, l’ombra di Trump sulla crescita della Cina

Gli esperti della casa d’investimento hanno incontrato le corporation cinesi per misurare in prima persona l’impatto possibile della crescente rivalità con gli Usa

di Redazione 12 Giugno 2019 12:00

La crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina sta gettando un’ombra sulle prospettive del grande paese asiatico. L’uscita degli investitori esteri dall’azionario cinese ha toccato livelli record in aprile e maggio, con il più grande deflusso di capitali dal tempo del lancio, cinque anni fa, del programma “stock connect”, che ha consentito agli investitori accesso alle azioni cinesi attraverso Hong Kong. Per ora l’economia cinese sembra mantenersi stabile grazie al supporto di politiche di stimolo. L’impatto economico diretto di un mancato accordo sulle tariffe con gli Stati Uniti, con conseguente piena applicazione dei dazi a tutte le esportazioni cinesi, appare al momento limitato, dal momento che Pechino dispone probabilmente degli strumenti per attutire l’impatto. Ma le preoccupazioni più pressanti riguardano le implicazioni di una escalation sulla sostenibilità delle catene globali di fornitura delle merci, sia per le società cinesi che per le imprese globali che a esse si affidano.

IL GPS DELLA CRESCITA DELLA CINA DI BLACKROCK


Sono le conclusioni cui giungono gli esperti del BlackRock Investment Institute dopo una missione sul campo in Cina, per prendere di prima mano il polso del sentiment delle corporation del grande Paese. Il grafico qui sotto, che riproduce il ‘GPS della Crescita’ elaborato da BlackRock, offre una prospettiva sui tre mesi a venire per l’indice Caixin composite PMI, uno dei più osservati indicatori dell’attività economica cinese.

[caption id="attachment_143253" align="alignnone" width="425"]Il GPS della crescita cinese elaborato da BlackRock Il GPS della crescita cinese elaborato da BlackRock[/caption]

Le crescenti preoccupazioni sul confronto tra Usa e Cina hanno di recente indotto il capo della Fed Jerome Powell a dichiararsi pronto a intervenire, per rispondere agli aumentati rischi al ribasso per l’economia, con nuove misure di allentamento monetario. Inoltre, le tensioni strategiche tra le prime due economie del mondo stanno pesando sempre più sugli asset globali a rischio.

COMINCIANO GLI EFFETTI NEI PAESI ASIATICI CONFINANTI


Il ruolo della Cina nell’economia globale è cambiato, con il paese passato da essere la fabbrica del mondo di beni di consumo a basso costo a parte integrante delle catene di fornitura globali per una gamma molto ampia di prodotti, inclusi quelli tecnologici sofisticati. Finora, la profonda interrelazione delle catene di fornitura globale e altri fattori di interesse comune hanno evitato che l’escalation tra Cina e Usa esplodesse. Ma già si vedono riduzioni delle previsioni di utili sull’intera catena delle forniture in Asia, e in particolare in Corea del Sud, Taiwan e Giappone, sottolineando i timori degli investitori per i danni a lungo termine che una repentina escalation delle tensioni potrebbe causare. Alcuni grandi gruppi globali con catene di fornitura in Cina non aspettano di vedere come va a finire il prossimo round dei negoziati Usa-Cina, e già si vedono segni di migrazione, con aumento violento dei salari nei paesi vicini più poveri come il Vietnam, dove vanno a ricollocarsi le attività. Il costo del lavoro non è l’unico fattore, un altro importante elemento è la disponibilità di forniture elettriche abbondanti e affidabili, quando si pensa alla rilocalizzazione. Insomma, andare a toccare la catena delle forniture è un affare lungo e costoso. In questo quadro gli esperti di BlackRock vedono una Cina che fa sempre più affidamento su se stessa in tutti i settori, dalla tecnologia all’alimentare.

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COSTRUIRE UN PORTAFOGLIO RESILIENTE CHE COMPRENDA T-BOND USA


La bottom line degli esperti della grande casa di ritorno dal ‘Passaggio in Cina’ è di un impatto diretto limitato dei negoziati commerciali, e l’attesa che i policymaker cinesi forniscano comunque supporto in caso di frenata economica, con azioni che avrebbero comunque un impatto anche non intenzionale sulle economie e sui mercati. Dalla ricerca sul campo di BlackRock emerge anche la fiducia nella resilienza dell’economia cinese, nonostante il rischio che i negoziati commerciali finiscano male. Una ragione citata dagli esperti è il fatto che lo stimolo creditizio si sta mostrando positivo, un totale cambiamento di scenario rispetto all’inceppamento dell’anno scorso. I conflitti commerciali restano una fonte di grande incertezza globale, che rinforza la raccomandazione di costruire un portafoglio resiliente, che comprenda allocazioni sui titoli di Stato Usa, che storicamente hanno giocato un ruolo importante di cuscinetto per ammortizzare impennate della volatilità.
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