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Correzione in vista? Armarsi di cautela e posizionamenti opportunistici

Lanza (Hedge Invest Sgr) prevede correzioni molto significative, sia sul mercato azionario che su quello delle obbligazioni societarie: ecco le sue ricette per sfruttare la volatilità.

9 Agosto 2018 09:31

Un atteggiamento di massima cautela caratterizzato da posizionamenti di portafoglio molto opportunistici. È questa, la raccomandazione principale che si sente di formulare in questo contesto Filippo Lanza, gestore del [tooltip-fondi codice_isin="IE00B4ZWPV43"]fondo HI Numen Credit[/tooltip-fondi] di Hedge Invest Sgr. Tradotto in pratica, significa diversificare il portafoglio in tante opzioni put (strumento derivato in base al quale l'acquirente acquista il diritto, ma non l'obbligo, di vendere un titolo) su altrettante asset class rischiose al fine di sfruttare il verificarsi di situazioni di significativo aumento della volatilità nei prossimi mesi. Il tutto, sempre secondo Filippo Lanza, dovrebbe essere finanziato tramite posizioni in specifici asset o attraverso posizioni long short (cioè sia al rialzo che al ribasso) con un payoff (la ricompensa frutto della posizione) particolarmente interessante.

CORREZIONI ESTREMAMENTE RAPIDE


“In ogni caso, le correzioni potrebbero essere estremamente rapide, anche per i problemi di illiquidità strutturale del mercato, e ci aspettiamo che generino opportunità interessanti per aprire successivamente posizioni lunghe (cioè orientate al rialzo dell’asset sottostante, ndr)” specifica l’esperto. Le indicazioni suggerite da Filippo Lanza sono strettamente legate alla sua previsione di correzione molto significativa, sia sul mercato azionario che su quello delle obbligazioni societarie, nel corso dei prossimi 3-9 mesi.

ALCUNI FATTORI DI SUPPORTO STANNO VENENDO MENO


L’esperto ha maturato questa convinzione sulla base di alcuni dei fattori di supporti al mercato nel 2017 che stanno venendo meno determinando le difficoltà e la volatilità che si sono già viste da febbraio in poi. “Le Banche centrali hanno iniziato a ridurre gli stimoli, la stabilità politica viene messa in discussione dalle crescenti tensioni geopolitiche e commerciali, e sul fronte tecnologico sta aumentando esponenzialmente la competizione internazionale. A tutto ciò si aggiunge un enorme problema di liquidità” spiega Filippo Lanza.

Volatilità nei mercati europei, difendersi con healthcare e dollaro


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INASPRIMENTO DELLE PROBLEMATICHE NELLA ZONA EURO


L’analisi dell’esperto parte dalla zona euro dove prevede un inasprimento delle problematiche che andrebbero a sommarsi a valutazioni che, a livello storico, sono molto elevate. Tenendo conto che tra settembre e ottobre è prevista la definizione della legge di bilancio in Italia e a maggio 2019 le elezioni europee, Filippo Lanza prospetta nei prossimi mesi un allargamento degli spread della periferia e forti tensioni sulle obbligazioni societarie europee con movimenti di prezzo particolarmente accentuati.

SVILUPPI NEGATIVI DAL FRONTE BREXIT


Restando in Europa anche il fronte Brexit sembra destinato a riservare sviluppi negativi dal momento che non si delineano al momento concreti segnali di convergenza tra gli interessi del Parlamento britannico e la UE. Un altro fronte di grande preoccupazione è quello della politica statunitense, sia per le alleanze militari strategiche, sia per la guerra commerciale con la Cina.

3 minutes with Elisabetta Manuli - luglio 2018


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RISCHIO SELL-OFF SUI TREASURY E SVALUTAZIONE DELLO YUAN


“Non è detto che ci sarà un’escalation nel breve periodo, ma se le cose dovessero sfuggire di mano, allora la reazione dei mercati potrebbe essere importante, con un forte selloff (vendita sul mercato senza limitazioni né di quantità né di prezzo di titoli, ndr) sui Treasury e/o una forte svalutazione dello yuan cinese” puntualizza Filippo Lanza.

LA TECNOLOGIA STA DIVENTANDO ‘REVENUE REDUCTION’


Infine, ma non certo per rilevanza, l’esperto indica la trasformazione del ruolo della tecnologia che da ‘cost reduction’ sta diventando ‘revenue reduction’. In pratica, l’avvento di numerose start up innovative e l’orientamento di grandi gruppi che sfruttano la tecnologia avanzata per penetrare nuovi comparti, incrementa in modo vertiginoso la concorrenza e rischia in molti casi di ridurre i ricavi. “Questi progressi tecnologici porteranno necessariamente a un’intensificazione delle fusioni e acquisizioni, e a un riprezzamento del debito delle società che fanno un uso intenso della leva finanziaria” conclude Filippo Lanza.
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