cloakcoin
Pump and Dump, la manipolazione applicata alle criptovalute
Un’inchiesta del Wall Street Journal ha portato alla luce gruppi online specializzati nella manipolazione dei prezzi delle criptovalute.
8 Agosto 2018 14:43
Si chiama Pump and Dump, letteralmente “pompa e scarica”, l’ultimo oscuro fenomeno che rischia di rendere il settore delle criptovalute vittima di una manipolazione organizzata dei prezzi. A rivelarlo è un’inchiesta del Wall Street Journal che getta un’ombra pesante sul trading delle criptovalute.
Grazie all’analisi delle statistiche sulle negoziazioni online, il WSJ ha individuato 175 schemi di Pump and Dump su 121 criptovalute. Strategie che hanno generato un volume d’affari di almeno 825 milioni. E che sono costate caro agli investitori che non erano a conoscenza degli “accordi”.
Per capire come funziona il meccanismo – in realtà utilizzato dai trader fin dagli anni ’30 ma ora perfezionato grazie alle connessioni digitali – possiamo prendere come esempio la “boiler room” più importante: Big Pump Signal. Come le altre, Big Pump Signal è ospitata sulla chat Telegram e conta oltre 74mila follower.
In pratica il moderatore della chat sceglie la moneta oggetto del trading, il giorno e l’ora. A quel punto, il lavoro lo fanno i possessori delle monete virtuali. Questi ultimi scatenano una frenesia di acquisto che fa schizzare improvvisamente verso l’alto la valutazione di una criptovaluta che fino a pochi minuti prima non era stata quasi mai scambiata. Dopo pochi minuti, con i prezzi manipolati ai massimi, scattano le vendite altrettanto repentine. E a rimanere con il cerino in mano (con una criptovaluta che vale meno di prima) sono coloro che non erano nella chat e, quindi, non sapevano dell’accordo.
Come accaduto lo scorso luglio, quando su Big Pump Signal è partito l’acquisto indiscriminato di una moneta virtuale semisconosciuta chiamata cloakcoin sulla Borsa digitale Binance. La valutazione del cloakcoin è salita del 50% a 5,77 $, prima di crollare di un dollaro 2 minuti dopo. Cloakcoin è negoziata solo in otto circuiti di scambio ed è al 225esimo posto sulle oltre 1600 valute digitali censite dal sito CoinMarketCap.
Il Pump and Dump è una delle più antiche forme di manipolazione del mercato. Ma mentre nelle Borse regolamentate la Securities and Exchange Commission (SEC) ha i mezzi per intervenire, nel settore delle criptovalute è tutto più complicato. Spesso, infatti, le piattaforme di trading delle criptovalute non sono mercati regolamentati e questo tipo di manipolazioni non possono essere punite.
Secondo quanto accertato dal WSJ, esistono almeno 63 gruppi di questo tipo, tutti organizzati su chat private accessibili solo su invito. Orion Pump, Mega Pump e A+ Signals. Questi i nomi – abbastanza eloquenti – dei gruppi che vantano, in totale, circa 236mila follower. E che avrebbero l’unico obiettivo di manipolare non solo cloakcoin, ma anche altre criptovalute meno note. Tutto ciò cercando di non finire sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione e tantomeno della autorità.
175 SCHEMI DIVERSI
Grazie all’analisi delle statistiche sulle negoziazioni online, il WSJ ha individuato 175 schemi di Pump and Dump su 121 criptovalute. Strategie che hanno generato un volume d’affari di almeno 825 milioni. E che sono costate caro agli investitori che non erano a conoscenza degli “accordi”.
MECCANISMO ANTICO
Per capire come funziona il meccanismo – in realtà utilizzato dai trader fin dagli anni ’30 ma ora perfezionato grazie alle connessioni digitali – possiamo prendere come esempio la “boiler room” più importante: Big Pump Signal. Come le altre, Big Pump Signal è ospitata sulla chat Telegram e conta oltre 74mila follower.
MANIPOLAZIONE ORGANIZZATA DELLE CRIPTOVALUTE
In pratica il moderatore della chat sceglie la moneta oggetto del trading, il giorno e l’ora. A quel punto, il lavoro lo fanno i possessori delle monete virtuali. Questi ultimi scatenano una frenesia di acquisto che fa schizzare improvvisamente verso l’alto la valutazione di una criptovaluta che fino a pochi minuti prima non era stata quasi mai scambiata. Dopo pochi minuti, con i prezzi manipolati ai massimi, scattano le vendite altrettanto repentine. E a rimanere con il cerino in mano (con una criptovaluta che vale meno di prima) sono coloro che non erano nella chat e, quindi, non sapevano dell’accordo.
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IL CASO CLOAKCOIN
Come accaduto lo scorso luglio, quando su Big Pump Signal è partito l’acquisto indiscriminato di una moneta virtuale semisconosciuta chiamata cloakcoin sulla Borsa digitale Binance. La valutazione del cloakcoin è salita del 50% a 5,77 $, prima di crollare di un dollaro 2 minuti dopo. Cloakcoin è negoziata solo in otto circuiti di scambio ed è al 225esimo posto sulle oltre 1600 valute digitali censite dal sito CoinMarketCap.
DIFFICILE INTERVENIRE
Il Pump and Dump è una delle più antiche forme di manipolazione del mercato. Ma mentre nelle Borse regolamentate la Securities and Exchange Commission (SEC) ha i mezzi per intervenire, nel settore delle criptovalute è tutto più complicato. Spesso, infatti, le piattaforme di trading delle criptovalute non sono mercati regolamentati e questo tipo di manipolazioni non possono essere punite.
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63 GRUPPI ESISTENTI
Secondo quanto accertato dal WSJ, esistono almeno 63 gruppi di questo tipo, tutti organizzati su chat private accessibili solo su invito. Orion Pump, Mega Pump e A+ Signals. Questi i nomi – abbastanza eloquenti – dei gruppi che vantano, in totale, circa 236mila follower. E che avrebbero l’unico obiettivo di manipolare non solo cloakcoin, ma anche altre criptovalute meno note. Tutto ciò cercando di non finire sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione e tantomeno della autorità.
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