Il ritorno dell’azionario Cina: IT, finanziari e healthcare osservati speciali

“E’ possibile generare un significativo relative value (creazione di valore di portafoglio sfruttando le differenze di valutazione, ndr) grazie al nostro focus su quei settori che sono in linea con l’evoluzione economica cinese, unito alla concentrazione su titoli correttamente prezzati all’interno di questi settori”. Sono le parole di Jian Shi Cortesi, portfolio manager per l’azionario asiatico e cinese di GAM Investments, la cui analisi prende spunto dall’inversione di tendenza emersa negli ultimi 12 mesi nei quali i flussi verso i fondi azionari Cina sono tornati positivi, in netta controtendenza con i deflussi per 9,9 miliardi di dollari contabilizzati negli ultimi 5 anni.

STRATEGIA CHINA EVOLUTION

“Gli investitori stanno ricominciando ad essere attratti dall’azionario Cina, dal mix di ambiente economico stabile, robusta crescita degli utili e valutazioni modeste. Inoltre, la nostra strategia China Evolution può offrire agli investitori uno storico di performance positiva” fa presente Jian Shi Cortesi segnalando un’altra particolarità della propria strategia. Dal momento che potrebbe materializzarsi una possibile guerra commerciale con inevitabili oscillazioni sulle quotazioni e sul sentiment degli investitori, il focus è sui consumi interni, in modo da limitare l’esposizione all’export, e sulle aziende con maggiori aspettative di crescita e un livello di debito più contenuto.

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TRE SETTORI: IT, FINANZIARIO E HEALTHCARE

In pratica, il 60% circa della strategia adottata dalla manager si concentra su tre settori: IT, finanziario e healthcare. Però mentre l’esposizione alla tecnologia è stata ridotta da prese di profitto, quella nell’healthcare è stata di recente incrementata, sulla scia di valutazioni interessanti e prospettive di profitti incoraggianti. Per quanto riguarda il mercato asiatico nel suo insieme, Jian Shi Cortesi rivela i benefici derivanti dall’accelerazione nei flussi verso l’azionario Asia escluso Giappone. Flussi che si spiegano, secondo la manager, in base alle valutazioni interessanti dei titoli, cambi poco onerosi e solida ripresa degli utili.

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PORTAFOGLIO IN 50/70 SOCIETA’

“Il punto di partenza della nostra strategia è di tipo top down (macro economico) al fine di stabilire il peso geografico obiettivo a livello di paese, secondo il quale definiamo l’allocazione settoriale sulla base dei grandi trend (crescita dei consumi, invecchiamento demografico, avanzamento tecnologico e tutela ambientale)” illustra Jian Shi Cortesi, il cui portafoglio titoli finale è concentrato in 50/70 società.