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Mobilità condivisa, anche in Italia numeri in continua crescita

La sharing mobility (mobilità condivisa) consente di ridurre l’uso dell’auto privata e delle emissioni inquinanti: la mobilità elettrica è un fenomeno che piace sempre di più anche in Italia

27 Aprile 2018 10:27
financialounge -  Etica Sgr free-floating mobilità condivisa sharing mobility

Un aumento medio del 17% all’anno nel triennio 2015-2017. Per un totale di 357 servizi disponibili su tutto il territorio nazionale sebbene in prevalenza (58%) al Nord. Sono questi i principali numeri che illustrano, in estrema sintesi, il fenomeno della sharing mobility (mobilità condivisa) in Italia, una tendenza in continua crescita ed evoluzione, che permette di ridurre drasticamente l’uso dell’auto privata e delle emissioni inquinanti. Sono infatti oltre 18 milioni i cittadini serviti nelle principali città italiane, con Milano in testa.

UN PRIMATO EUROPEO


E con un primato europeo: con 265 comuni ed altri enti territoriali in cui è attivo il bike sharing con 39.500 bici condivise, l’Italia è, in termini di numero di servizi attivi, il paese europeo in cui la diffusione è più alta. Più in particolare, il bike sharing vanta 286 sistemi installati con un’offerta che coinvolge 265 comuni italiani.

L’accelerazione si è avuta anche grazie allo sbarco sul mercato di diversi nuovi servizi che, in poche settimane, hanno profondamente mutato il quadro generale facendo impennare i mezzi circolanti da 16 mila a quasi 40 mila.

TECNOLOGIE FREE - FLOATING


Tre di questi operatori utilizzano 9 nuovi sistemi basati sulla tecnologia free-floating che consente di prelevare e lasciare la bici in qualsiasi punto della città. Grazie anche a questa “rivoluzione” il bike sharing è cresciuto, come certifica l’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility, del 147% sebbene più di 2/3 delle bici circoli soltanto in 4 città: Milano (44%), Torino (13%), Firenze (8%), Roma (5%).

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VEICOLI A ZERO EMISSIONI


Ma anche i veicoli a zero emissioni, mostrano una diffusione a ritmi interessanti, grazie anche ad altri servizi di sharing mobility quali il car sharing e lo scooter sharing 100% elettrici. I veicoli elettrici sono infatti aumentati di 3,5 volte in tre anni: dai circa 620 mezzi del 2015 ai 2.200 circa del 2017.

Ad oggi essi rappresentano il 27% degli scooter e delle automobili in condivisione e circolanti sulle strade italiane. Per quanto riguarda invece lo scooter sharing, da segnalare sia i 52 mila iscritti (più che raddoppiati) e sia i 250 mila noleggi (+11%): la percentuale di veicoli elettrici è del 68% sul totale.

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L’ARMA VINCENTE CONTRO LO STRESS DEL TRAFFICO


Insomma, sebbene i servizi restino ancora circoscritti soprattutto a pochi centri urbani, gli italiani dimostrano di essere ben disposti ad affrontare le criticità del traffico, uno dei principali fattori di stress della vita in città, sfruttando la sharing mobility. D’altra parte, condividere i mezzi di trasporto, i tragitti, i viaggi, gli spostamenti casa-lavoro, costituisce un modo pratico e sostenibile per rendere le nostre città sempre più davvero a misura di essere umano.
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