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Invesco apre un nuovo capitolo con l’ETF PIR Multi Asset

Esposto anche sull’obbligazionario USA, l’ETF PIR presentato da Invesco-PowerShares può contare su una diversificazione globale.

21 Febbraio 2018 18:08
financialounge -  ETF Giuliano D'Acunti Invesco PIR Sergio Trezzi Stefano Caleffi

Rispettare la legislazione sui PIR, avere costi di gestione contenuti e poter contare su uno strumento che fa della diversificazione globale il suo punto di forza nonostante sia un ETF. Sono le caratteristiche principali del PowerShares Italian PIR Multi-Asset Portfolio UCITS ETF, prodotto lanciato da Invesco PowerShares che rappresenta una sintesi innovativa tra gestione attiva e gestione passiva. “Dopo il varo della legislazione sui PIR – ha spiegato Sergio Trezzi, Managing Director, Head of Retail Distribution EMEA (ex UK) & Latam di Invesco – ci siamo chiesti come entrare in questo mercato sfruttando la nostra esperienza trentennale sugli smart beta e il fatto di essere un player veramente globale”. Da qui l’idea di lanciare un ETF PIR compliant con approccio multi-asset. Per scoprire le peculiarità del PIR ETF basta dare un’occhiata alle componenti principali.

OBBLIGAZIONARIO USA
Oltre al 75% investito in strumenti emessi da aziende italiane, è presente una parte destinata all’obbligazionario pensata appositamente per ovviare ai problemi di liquidità che, storicamente, caratterizzano le imprese nazionali. Il comparto obbligazionario, grazie alla globalità dell’approccio di Invesco, è infatti destinato al NASDAQ Global Buyback achievers – che include società che utilizzano liquidità per riacquistare le proprie azioni – e all’indice Citi Time-Weighted US Fallen Angels Bond. Un indice, quest’ultimo, che comprende le obbligazioni societarie declassate da Investment grade ad High Yield (in base al rischio) evento che comporta una vendita in massa dei titoli con successivo rimbalzo.

APPROFONDIMENTO
Ascolta la punta di "Conti alla Rovescia" sulla gestione attiva e passiva

La scelta di questi due indici così lontani dal mercato italiano, ha spiegato Stefano Caleffi, Responsabile per il Sud Europa di Invesco PowerShares, è pensata per dare al PowerShares Italian PIR Multi-Asset Portfolio UCITS ETF una decorrelazione vera ed efficace. “Noi siamo neutrali in termini di veicolo – ha aggiunto Giuliano D’Acunti, Head of Sales di Invesco in Italia – perché vogliamo soddisfare le esigenze del cliente. Riteniamo i PIR uno strumento utile a connettere l’economia reale alla finanza e il nostro prodotto rappresenta un unicum sul mercato, anche grazie al costo di gestione di 0,45% all’anno, circa un punto in meno rispetto alla media di mercato”.

L'ECONOMIA ITALIANA
Un risparmio che, ha sottolineato anche Trezzi, nell’arco dei 5 anni necessari a beneficiare delle agevolazioni fiscali sui rendimenti può avere un peso non indifferente. “Riteniamo i PIR un’alternativa di finanziamento per le aziende in un sistema troppo legato alle banche – ha poi aggiunto Trezzi parlando della situazione italiana – Per quanto riguarda le prossime elezioni, rimaniamo costruttivi sul futuro dell’economia italiana, che ha mostrato grande capacità di reazione con un export in crescita e capitali stranieri in ingresso. L’incognita sarà la credibilità, agli occhi dell’Europa, del prossimo governo”.
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