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S&P500

L'euforia di Wall Street contagia i broker

Alla vigilia delle trimestrali è corsa a rivedere al rialzo le stime. Ma la storia dice che è un segno pericoloso. L’ultima volta è costato oltre il 15% allo S&P 500.

10 Gennaio 2018 06:49
financialounge -  S&P500 trimestrali Wall Street

L’euforia di Wall Street, che ha sorpreso tutti con una partenza d’anno bruciante, sta contagiando i broker, che alla vigilia della stagione delle trimestrali fanno a gara a rivedere al rialzo le previsioni sui risultati e relativi EPS, gli earning per share, vale a dire gli utili per azione. Di solito il gioco è l’opposto, si tengono basse le attese così i risultati escono migliori e invogliano gli investitori a comprare. Ora invece la corsa a rivedere al rialzo le stime è alla velocità massima da oltre 10 anni, secondo i dati della società specializzata Bespoke pubblicati da Bloomberg.

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L’euforia dei broker è uno di quegli indicatori che vengono definiti contrarian perché, almeno secondo le serie storiche, più è alta e più alte sono le possibilità di una correzione. A differenza di quello che succede di solito, adesso la febbre dell’euforia dei broker sale proprio in coincidenza con la partenza della stagione delle trimestrali. Sono trimestrali particolarmente importanti perché riguardano non solo il quarto trimestre, ma l’intero 2017.

[caption id="attachment_122103" align="alignnone" width="647"]L'andamento dell'indice S&P 500 con la corrazione del maggio 2010 (Fonte: Bespoke) L'andamento dell'indice S&P 500 con la corrazione del maggio 2010 (Fonte: Bespoke)[/caption]

Per trovare una distanza ampia come oggi tra il numero dei broker che alza le stime degli utili e il numero di quelli che le abbassa, bisogna risalire al maggio 2010. Il fenomeno allora coincise con il culmine di un movimento al rialzo di Wall Street di oltre il 10% sulla distanza di tre mesi. In pratica, proprio mentre l’euforia dei broker toccava il picco lo toccavano anche i prezzi reali dei titoli dello S&P 500. Risultato: nei due mesi successivi il mercato ha corretto del 16% fino al minimo toccato a inizio luglio dello stesso anno. Ovviamente per poi ripartire.

[caption id="attachment_122104" align="alignnone" width="647"]Le stime sugli earning per share (Fonte: Bespoke) Le stime sugli earning per share (Fonte: Bespoke)[/caption]

Nell’ultimo trimestre lo S&P 500 è balzato di oltre il 6% per poi infilare la miglior partenza d’anno dal 2006. Proprio mentre parte la stagione delle trimestrali con i report delle grandi banche USA. Tre belle coincidenze che giustificano lo stato di allerta. Anche perché di questi tempi le occasioni per fare buoni acquisti non capitano molto di frequente.
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