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Mercato azionario, profilo di rischio/rendimento migliore del credito

Le obbligazioni societarie mostrano rendimenti ai minimi storici e sono esposte a forti perdite anche in caso di modesti sell-off: meglio il mercato azionario.

26 Ottobre 2017 09:30
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Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist, nel suo commento settimanale ai mercati non sembra avere dubbi: in questo contesto le attività finanziarie più rischiose continuano ad essere favorite e tra esse è meglio puntare sull’azionario.

“La sostenuta espansione economica globale e la prospettiva di normalizzazione graduale della politica monetaria (con l'inflazione in ritardo, soprattutto, negli Stati Uniti) costituiscono un contesto positivo per le attività finanziarie a rischio. Tuttavia, riteniamo che le azioni offrano un migliore profilo di ricompensa sul rischio rispetto alle obbligazioni societarie dal momento che il loro potenziale di rendimento risulta maggiore e i rischi sono più equilibrati” puntualizza Richard Turnill.

Al contrario, il profilo di rischio del credito tende ad essere asimmetrico: rendimenti tendenzialmente limitati, con un significativo potenziale di ribasso. Tale asimmetria è dovuta al fatto che il rendimento di un bond aziendale detenuto fino alla scadenza è limitato mentre la perdita potenziale è molto più ampia in caso di default. Gli spread delle obbligazioni societarie (ovvero gli extra rendimenti rispetto ai titoli di stato) si sono ridotti ai minimi a livello mondiale, sulla scia della ricerca di rendimento degli investitori che ha portato i prezzi ai massimi e i tassi (che si muovono in direzione opposta ai prezzi) ai livelli storici più bassi. Gli spread americani del credito, in particolare, sono ormai al minimo degli ultimi 17 anni.

Quando gli spread del credito sono così limitati, anche un modesto sell off (vendita sul mercato di titoli senza limitazione di prezzo e quantità) può facilmente eliminare il vantaggio derivante dall’extra rendimento atteso rispetto ai titoli di Stato.

“La nostra revisione sul credito americano segue il nostro declassamento (downgrade) sul credito europeo adottato nel mese di aprile. La presenza di spread ridotti all’osso e i bassi rendimenti delle obbligazioni societarie nei due mercati lasciano poco spazio per ulteriori restringimenti degli spread mentre i tassi di interesse aumentano gradualmente (con implicazioni negative in conto capitale per i possessori di bond)” spiega Richard Turnill.

D’altra parte la qualità del credito è da tempo in forte contrazione sulla scia della sete di rendimento da parte degli investitori di tutto il mondo che porta ad un ambiente più favorevole per gli emittenti a scapito dei finanziatori. Inoltre, informazioni interne di BlackRock circa il posizionamento di mercato che includono i dati sul flusso dei fondi e le misure di momentum dei prezzi di mercato, mostrano un posizionamento sul mercato creditizio degli Stati Uniti a livelli relativamente sostenuti, mentre affiora una posizione più neutrale nell’azionario statunitense rispetto alla storia recente. Nel complesso, queste considerazioni sostengono la tesi secondo la quale sia meglio prendere rischi sull’azionario rispetto al mercato del credito.

“All'interno delle obbligazioni societarie, invece, preferiamo le esposizioni in emittenti di qualità e favoriamo gli Stati Uniti all’Europa, dove le valutazioni risultano più tirate con un minore potenziale di reddito e una maggiore sensibilità ai tassi di interesse” rivela Richard Turnill, che si aspetta che i tassi si muovano gradualmente a livello mondiale: per questo ha una posizione sottopesata sulla duration (scadenza media dei titoli in portafoglio) ma vede le obbligazioni governative a lungo termine come utili diversificatori di portafoglio.
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