Abenomics

Elezioni in Giappone, la vittoria di Abe mette le ali al Nikkei

La coalizione di governo guidata da Shinzo Abe ha vinto le elezioni per il rinnovo della Camera Bassa in Giappone: ecco le implicazioni su azioni e bond nipponici.

23 Ottobre 2017 10:49

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Shinzo Abe ha vinto la sua scommessa elettorale: la coalizione di governo, guidata dal suo partito (i liberal democratici) insieme alla forza di centro destra (News Komeito) si è confermata ieri la prima forza alle elezioni legislative indette per il rinnovo della Camera Bassa in Giappone. Un risultato non del tutto scontato che è stato festeggiato da un robusto rialzo dell’indice Nikkei di Tokyo (circa 240 punti in rialzo).

Dalla sua elezione nel 2012, Shinzo Abe ha governato una fase di stabilità senza precedenti. La sua agenda di riforme economiche, la cosiddetta Abenomics, è riuscita a stimolare una forte crescita dell'economia e un aumento dei prezzi delle attività: basti ricordare che l'indice azionario giapponese Topix è quasi raddoppiato. Prima di queste elezioni, però, la sua stella era in declino e i mercati ne avevano risentito. Il suo calo di popolarità si è verificato in una fase cruciale del calendario politico giapponese.

Ma la netta affermazione, come sottolineano gli esperti di BlackRock, ha rilanciato sia le sue politiche che quelle della Bank of Japan che, nonostante il rinnovo del governatore nel 2018, probabilmente non modificherà la politica di forti stimoli monetari. “Siamo ottimisti sull'economia del Giappone – spiegano gli analisti di BlackRock - I dati indicano un forte ritmo di crescita guidato sia dal consumo che dalle esportazioni, poiché la disoccupazione scende ai livelli più bassi di 25 anni fa. Tuttavia l'inflazione dovrebbe mantenere la politica della BoJ ancora espansiva. Il nostro indicatore per la crescita Giapponese mostra che tale crescita dovrebbe attestarsi a livelli ben al di sopra del trend. La robusta attività domestica e uno yen che passa da “stable a soft” stanno stimolando una crescita solida dei guadagni aziendali, spingendo l'indice Nikkei ai livelli di 21 anni fa”. “Ci piace l'azionario giapponese – proseguono gli esperti di BLackRock - perché è l'effetto sincronizzato di politiche globali a supporto della crescita, valutazioni attraenti e solidi bilanci aziendali. Favoriamo settori che hanno registrato bilanci solidi, ma ancora in fase di crescita espansiva, come il settore automobilistico, i trasporti e il real estate. Tuttavia, vediamo il risultato delle elezioni giapponesi come leggermente negativo per lo yen e per i titoli governativi giapponesi”.

“Il nostro scenario di base, prevedeva che Abe avrebbe superato la crisi, permettendo a Kuroda di restare governatore della banca centrale con uno scenario politico stabile fino al 2021” fa presente Alex Lee, gestore azionario giapponese di Columbia Threadneedle Investments. Questo grazie anche al fatto che Abe ha già iniziato la sua controffensiva con un rimpasto di governo ad agosto mentre il solido andamento dell'economia nazionale gli ha senz’altro giovato. Alex Lee, al contempo, resta convinto che una eventuale (inattesa) un'ondata di volatilità nel breve termine, con un apprezzamento dello yen e contraccolpi sui mercati azionari potrebbe rappresentare un'occasione per acquistare titoli di alta qualità a valutazioni interessanti poiché l'espansione globale sostenuta, il miglioramento della corporate governance e la crescente produttività interna giustificano la visione ottimista di Columbia Threadneedle del mercato azionario giapponese nel medio-lungo periodo.

“Nel presentare la sua campagna, Shinzo Abe ha annunciato che una quota maggiore del previsto del nuovo gettito fiscale sarà destinata all'assistenza alla prima infanzia, ad eliminare le tasse scolastiche per le famiglie meno abbienti e una quota minore al ripianamento del debito, ancora superiore al 200% del PIL” fa invece notare Christophe Dumont, Macro-Economist di Candriam Investors Group. Il cambiamento di rotta può di fatto inserirsi nelle misure strutturali promosse dall'Abenomics per consentire a un numero maggiore di donne di fare ritorno al mercato del lavoro. Inoltre, la maggioranza attuale dovrebbe essere riconfermata e ciò dovrebbe consentire a Shinzo Abe di proseguire con le riforme strutturali attuate da quattro anni a questa parte.
“Tuttavia l'andamento del debito continuerà a mantenere le agenzie di rating in allerta ancora per molti anni a venire” conclude Christophe Dumont.

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