La ripresa globale è un Caterpillar

Nel diluvio di oltre 200 trimestrali di società che fanno parte dello S&P 500 che sta sommergendo Wall Street questa settimana, ce n’è una che merita di essere guardata con particolare attenzione. Il nome è quello di Caterpillar e il motivo dell’attenzione sta nel fatto che il colosso americano, produttore di grandi macchine e macchinari, costituisce probabilmente uno dei termometri più affidabili dello stato di salute dell’economia globale.

E dalla trimestrale appena pubblicata vengono segnali positivi, nuove conferme che molti mercati stanno rimbalzando dopo un anno di sostanziale stagnazione. A cominciare dalla Cina: la trimestrale di Caterpillar racconta che la domanda sta crescendo sia nel settore delle costruzioni che nel minerario. E le prospettive globali per il resto dell’anno sono buone, nonostante gli investimenti in infrastrutture stentino a partire in USA e restino deboli in Brasile e Medio Oriente.

Se la previsione si realizza, il produttore di bulldozer e camion per trasporti minerari metterebbe a segno ricavi in rialzo per la prima volta dal 2012. La guidance punta a un range tra $42 e $44 miliardi. Nel solo trimestre i ricavi Caterpillar sono balzati del 10% a oltre $11 miliardi con utili di $802 milioni, meglio delle attese di Wall Street. Una Caterpillar in salute vuol dire, dato il suo mercato globale, che per la prima volta dalla Grande Recessione stiamo assistendo a una ripresa sincronizzata delle principali economie. A stabilizzare e migliorare la situazione sono sicuramente le commodity, i cui prezzi in rialzo danno una mano a economie di paesi come Cina, Brasile, Russia e Nigeria che avevano sofferto per la caduta dei prezzi nel 2014.

L’indice delle commodity globali del FMI è risalito di quasi il 27% dai minimi di 12 anni toccati nel 2016. Caterpillar cresce, e quindi assume: a fine giugno la forza lavoro aveva raggiunto le 48.500 unità, in aumento di 2.000 rispetto a tre mesi prima. Le assunzioni sono in stati che avevano sofferto di più la crisi: Illinois, Indiana e Arkansas. I nuovi assunti serviranno ad aumentare la produzione di scavatori per la Cina, dove gli investimenti pubblici in lavori civili corrono, e quella di ricambi per camion per l’industria mineraria in Nord America