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Come guadagnare scommettendo contro gli investimenti passivi

Gli ingenti flussi verso gli ETF azionari USA hanno gonfiato i prezzi delle azioni dell’S&P500: ora vale la pena scommettere su azioni sottovalutate escluse dell’indice.

7 Giugno 2017 10:30
financialounge -  approccio contrarian ETF Fondi azionari gestione attiva

Secondo un recente studio effettuato da una importante società di analisi di fondi indipendente, dal 2010 a oggi circa l’88% dei fondi azionari attivi degli Stati Uniti hanno registrato performance al di sotto dell’S&P500. Tra le spiegazioni figurano gli ingenti flussi di investimento verso i fondi passivi (ETF) che replicano fedelmente l’S&P500 di Wall Street.

Lo scorso anno, l’SPDR ETF SPY, (un ETF che replica l’S&P500) ha incamerato flussi per 25 miliardi di dollari, arrivando a gestire una base patrimoniale di 238 miliardi di dollari. Altri due ETF passivi dell’S&P 500, il Vanguard S & P 500 Index Fund VOO, e l'iShares Core S&P 500 ETF IVV, hanno potuto contare su flussi per oltre 24 miliardi di dollari.

Questa dinamica complica la vita ai manager attivi. Quando gli investitori acquistano ETF S&P500, gli ETF acquistano, a loro volta, tutte le azioni sottostanti e, naturalmente, il tutto determina un aumento dei prezzi di tali titoli. Questo, a sua volta, incrementa la performance di tali azioni rispetto ai titoli non inclusi nell’indice, come molti di quelli che i gestori attivi possiedono. Questa divergenza di performance tende ad attrarre più sottoscrizioni verso gli ETF indicizzati a discapito dei gestori attivi.

Ma proprio questa situazione crea le condizioni per una scommessa contraria rispetto agli ETF . Lo sostiene per esempio George Putnam, un investitore ‘contrarian’ di successo che punta sui titoli ‘value’ e che scrive un bollettino finanziario che ha un forte seguito in America. La sua convinzione è che comperare adesso i titoli rimasti ‘indietro’ rispetto all’indice S&P500 può rappresentare una interessante opportunità: i loro prezzi non sono stati ‘gonfiati’ dagli ingenti flussi di acquisto degli ETF indicizzati all’S&P500 e, nel caso in cui diminuissero i flussi di sottoscrizione verso gli ETF azionari USA, dovrebbero subire meno perdite rispetto alla media di mercato.

Ma quali sono i titoli sui quali si può puntare? Il bollettino di Putnam ne segnala diversi, tre in particolare: Blackstone, Las Vegas Sands e Norwegian Cruise Line. Blackstone, una società di private equity con oltre 368 miliardi di dollari di attività in gestione, ha pubblicato una trimestrale molto brillante (con un rapporto prezzo/utili pari a 10,8 contro il 17,7 atteso per l’S&P500) e paga un dividendo del 7,6%. Las Vegas Sands, società che gestisce casinò e hotel di lusso a Macao, sulla costa meridionale della Cina, sta tornando a registrare profitti robusti dopo qualche trimestre di appannamento: tuttavia, nonostante questo miglioramento, Las Vegas Sands, continua a trattare in Borsa a circa il 30% al di sotto dei livelli del 2014. Norwegian Cruise Line, compagnia di crociere norvegese , vanta un rapporto prezzo/utili (p/e) di 13,8, rispetto al 16,4 di Carnival Cruise e al 14,2 di Royal Caribbean, le due compagnie concorrenti entrambe incluse nell’indice S&P 500.
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