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Baruch College

Yale e Harvard addio, i talenti del trading arrivano da un college pubblico

Gli studenti della Baruch di New York hanno dominato le più importanti competizioni americane dedicate al trading regolando i colleghi delle università della Ivy League.

11 Maggio 2017 09:52
financialounge -  Baruch College Baruch Traders Club Dan Stefanica trading Wall Street Warren Buffett

I wonder kid del trading americano non stanno crescendo a Yale né ad Harvard. Non arrivano neppure dalla Columbia o dall’università della Pennsylvania, che secondo eVestment fornisce il maggior numero di lavoratori a Wall Street. Almeno per i prossimi anni, il mondo dell’asset management dovrà cercare i migliori talenti nel (finora semisconosciuto) Baruch College, istituto pubblico parte dell’università di New York. È qui, stando agli ultimi successi ottenuti dagli studenti, che Warren Buffett potrebbe pescare i prossimi talenti per la sua Berkshire e magari affidare a uno di loro il patrimonio di sua moglie.

Il 2016-2017 è stato un anno scolastico da incorniciare per gli studenti del Baruch Traders Club, che hanno ripetutamente “maltrattato” i rivali provenienti dalle prestigiose università dell’Ivy League a suon di rendimenti stellari e strategie vincenti. Tanto per cominciare, Baruch ha conquistato primo, secondo e terzo posto nella Annual Fall Intercollegiate Trading organizzata a novembre dal MIT, altra tradizionale fucina di trader di successo. Tutto questo poco prima di sbaragliare concorrenti del calibro di Columbia e Carnegie Mellon alla Rotman International Trading Competition dello scorso febbraio.

Risultati così inusuali per il mondo del trading americano – anche per il fatto che nessuno dei vincitori ha svolto tirocini in grandi aziende - da meritare un articolo sul Wall Street Journal, che ha cercato di comprendere i motivi di questo vero e proprio dominio. “Qui non devi convincere gli studenti che il trading è qualcosa che vogliono fare” ha detto al WSJ il professor della Baruch Dan Stefanica.

Secondo i circa 50 membri del trading club, il segreto sta nelle ripetute simulazioni di scenari con cui si sono allenati prima delle competizioni. Pratica che li ha portati, durante la prova al MIT, a non perdere il sangue freddo quando il loro portafoglio titoli era andato improvvisamente in picchiata.

Una carriera nel mondo del trading di alto livello è tutt’altro che scontata per uno studente della Baruch. Dunque, secondo il professor Stefanica, le motivazioni fanno la differenza: “Ciò che stiamo facendo – ha detto – è mostrare il talento di questi ragazzi non solo per vincere queste competizioni, ma per una vera trasformazione delle loro carriere e della loro esperienza di studenti”.
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